BANCO BPM A DUE FACCE Il periodo è stato chiuso con un forte miglioramento delle attività operative, ma con un indebolimento, pare solo temporaneo, degli indicatori di solidità patrimoniale

Rally del titolo Banco Bpm  a Piazza Affari in scia alla trimestrale che, comunque, come sottolinea MF, si è rivelata a due facce. La banca guidata da Giuseppe Castagna ha, infatti, chiuso i primi tre mesi dell’anno con un forte miglioramento delle attività operative, una buona riduzione dei costi operativi (-5%) anche senza i risparmi derivanti dalle sinergie della fusione e un miglioramento della qualità del credito, ma anche con un indebolimento, pare solo temporaneo, degli indicatori di solidità patrimoniale. Non a caso  gli analisti di Citigroup, citati dall’agenzia Mf-Dow Jones, hanno intitolato la nota su banco Bpm “La Bella e la Bestia”, sottolineando come dai conti siano emersi aspetti positivi (il momentum commerciale e i progressi sulla redditività operativa) e negativi (capitale in calo e alto costo del rischio). In sintesi, gli introiti totali sono saliti del 2,8% a 1,213 miliardi di euro, oltre le attese del consenso a 1,147 miliardi, con un margine di interesse piatto a 556 milioni di euro, mentre le commissioni sono cresciute del 16,9% a 547 milioni. L’utile netto è stato pari a 117 milioni di euro, ben oltre le attese del consenso a 59 milioni, rispetto alla perdita di 267 milioni del primo trimestre 2016. I risultati del terzo trimestre sono molto buoni in quanto dimostrano che il gruppo è in grado di generare ricavi superiori ai competitor e può cosi accelerare il piano di dismissioni di sofferenze come previsto dal business plan. A questo proposito Banco Bpm  avrebbe selezionato quattro soggetti con cui approfondire il negoziato sulla cessione di almeno 700 milioni di euro di crediti di in sofferenza. Secondo fonti di stampa sono entrati nella fase finale Bain Capital, Blackstone, Algebris e Cerberus. Il portafoglio ha come sottostante alberghi e immobili commerciali. “Crediamo”, dicono a Banca Imi, “che il mercato rimarrà focalizzato sull’evoluzione della base del capitale, sul processo di smaltimento dei crediti in sofferenza e sui negoziati per le fabbriche di prodotto: asset management, business assicurativo e credito al consumo”.