BANCOBPM PIACE A MOODY’S Fratta Pasini: non esistono certezze, ma grandi opportunità

L’agenzia di rating Moody’s ha aggiornato il rating di Ba­nco Popolare e di Banca popolare di Milano, con una no­ta diffusa il 20 ottobre 2016, pochi giorni dopo l’approv­azione della fusione fra i due istituti avvenuta n­Elle rispettive assemblee dei soci. Moody’s ha alzato il rating di lungo termine sui depositi da “Ba2” a “Ba1” (con Outlook Stabile), il rating di lungo termine sul debito senior da “Ba3” a “Ba2” (con Outlook Negativo) e il rating Baseline Credit Assessment da “b2” a “b1”. L’agg­ior­namento conclude la revisione dei rating finalizzata all’upgrade, che era iniziata il 13 aprile  proprio in contemporanea con l’approvazione del piano per la fusione studiato dai due cda delle banche. La fusione sarà considerata completa il primo gennaio 2017, quando prenderà vita la nuova società B­a­n­co BpM che avrà la sede le­g­ale a Milano e qu­ella amministrativa a Verona. Il na­scituro cda sa­rà composto da 19 membri.  “Non esistono certezze ma una grande opportunità. I pi­ccoli clienti verranno affiancati da fondazioni bancarie, ist­ituzioni e imprenditori di­sposti ad investire”, ha  detto il futuro presidente della riunita banca Carlo Fratta Pa­sini. Anche se nel breve periodo non ci saranno grandissimi risultati economici, se­condo alcuni vertici, le as­pettative appaiono piuttosto rosee – come ha confermato anche Moody’s innalzando i rating – e la fusione tra Bpm e Banco Popolare potrà anche rappresentare un’alternativa a Banca Intesa.