Basta debiti e basta bonus. Assemblea pubblica di Confindustria a Veronafiere Il presidente Raffaele Boscaini parla di Verona e delle sue potenzialità. “Si tende a dimenticare che ogni attività deve essere sostenuta da un pensiero’’. Le conclusioni affidate al presidente nazionale Carlo Bonomi che lancia un messaggio preciso

Carlo Bonomi foto Martin

Si chiama Verona2040 il progetto di sviluppo territoriale che Confindustria Verona, con Ance Verona, ha promosso per richiamare ad una corresponsabilità da parte di tutti gli stakeholder per sviluppare le potenzialità di Verona. La presentazione è avvenuta durante l’assemblea pubblica di Confindustria Verona che si è svolta in Fiera dove si è parlato anche del pragmatismo che però come sostiene il presidente Raffaele Boscaini deve trovare una coerenza in un pensiero. Nel corso dell’assemblea pubblica si è parlato di tecnologia, tra etica e digitalizzazione. Molto attese le dichiarazioni del presidente Carlo Bonomi che da tempo ripete nei suoi incontri con le associazioni confindustriali il suo pensiero. “Noi ci aspettiamo che vengano mantenuti gli impegni sull’attenzione importante sulla finanza pubblica e sull’energia ma principalmente un intervento forte sul cuneo fiscale. Abbiamo sentito – ha aggiunto – che si vuole prorogare i due punti su cui è già intervenuto il governo Draghi ma spero e auspico che si trovino le risorse per fare l’intervento shock, che chiediamo da tempo, di sedici miliardi. Non bisogna fare altri debiti. Ho sempre sostenuto l’azione del governo Draghi che ha iniziato una azione di discesa del debito pubblico”, ha aggiunto il leader degli industriali. “Questo Paese – ha aggiunto – cerca sempre nuove risorse ma non guarda mai a ciò che spende, superiore a mille miliardi. Credo che bisogna riconfigurare la spesa pubblica. E quello che chiediamo è di riconfigurare quella spesa per fare un intervento schock sul lavoro”. Bonomi inoltre ha sottolineato che “dobbiamo smettere di fare interventi bonus. Noi dobbiamo costruire il Paese del futuro e le emergenze sono energia, finanza pubblica e lavoro”.