Bonus assunzioni e sgravi per i giovani. Casartigiani di fronte alla legge di bilancio Luppi: Bene che si investa sul lavoro e i lavoratori, ma servono misure strutturali

Sono state diverse negli ultimi anni le misure introdotte dai governi che si sono succeduti in tema di sgravi contributivi, lo scopo è come sempre far fronte al costante calo dell’occupazione e incentivare le assunzioni in particolare dei giovani. Nella legge di bilancio 2023 presentata dal Governo Meloni spicca la riproposizione dello sgravio totale per le assunzioni a tempo indeterminato e per le trasformazioni di contratti a tempo determinato rivolti in particolare alle donne, ai giovani under 36 e ai percettori del reddito di cittadinanza. L’agevolazione spetta per le assunzioni a tempo determinato (durata dell’esonero contributivo 12 mesi); le assunzioni a tempo indeterminato (durata dell’esonero 18 mesi) e le trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto agevolato (durata dell’esonero complessivamente pari a 18 mesi, a decorrere dalla data di assunzione).“Sono misure importanti che però solo in parte possono risultare davvero efficaci dato che la manovra ha sbloccato per il lavoro circa 7-8 miliardi di euro, che vista la crisi economica in corso rischiano di risultare insufficienti – commenta il presidente di Casartigiani Verona Luca Luppi -. Bene che il governo voglia dare priorità a quelle categorie considerate fragili, ma resta ancora molto da fare per aiutare le persone ad inserirsi nel mondo del lavoro, primo tra tutti investire sulla formazione, già dal periodo della scuola, perché uno dei più grandi problemi che abbiamo in questo Paese è far incontrare domanda e offerta lavorativa”. Oltre agli incentivi alle assunzioni c’è anche il ritorno dei voucher, i buoni lavoro aboliti nel 2017 dal governo Gentiloni. Si tratta di una forma alternativa di pagamento per il lavoro occasionale accessorio o per prestazioni saltuarie. Il limite di utilizzo sale da 5mila a 10mila euro, anche per prestazioni lavorative occasionali svolte nell’ambito di attività agricole stagionali, ma non può essere utilizzato per oltre 45 giorni in un anno. “Adesso bisogna lavorare a incentivi duraturi e a sgravi che non siano vittime dei capricci di questo o quel governo – conclude Luppi -. Il mercato del lavoro è in continua evoluzione e la politica deve intercettare e adeguarsi a queste novità”.