CARROCCIO IN CHIAROSCURO, MA LA SINISTRA NON C’E’ PIU’ I grillini sono quasi spariti dalla competizione elettorale Pd e M5S chiamati a un ricambio per non dissolversi

contro Isabella Roveroni (17%), candidata del centrosinistra, vediamo ad esempio come a Sona Gianluigi Mazzi (sostenuto da tre liste civiche di centrodestra) sia stato riconfermato col 58 % delle preferenze. Contro di lui correva Flavio Bonometti (Lega e Verona Domani). A Lazise, Luca Sebastiano, anche lui espressione del centrodestra, ha sconfitto Andrea Marai Ben­dazzoli, pure in questo caso sostenuto dal Carroccio e dal movimento di Stefano Casali. E dire che per i due candidati leghisti si era mosso il governatore Luca Zaia, un vero e proprio caterpillar da campagna elettorale. Il Carroccio si è però rifatto a Castel d’Azzano, dove An­to­nello Panuccio ha stravinto (74 a 24) contro Pino Caldana, suo ex vicesindaco e numero due della Provincia, dov’era stato eletto per “Centrodestra Ve­ro­na”. A San Mauro di Saline riconfermatissimo il tosiano Italo Bo­nomi, che si è tolto una bella soddisfazione battendo il leghista Franco Baltieri, fermo al 33%.