C’È UNA VERONA TECNOLOGICA CHE NON DIMENTICA MARCONI Il Museo internazionale della Radio ha organizzato un convegno e una mostra per ricordare il Nobel della Fisica

Il Museo internazionale della Radio di Verona, un unicum mondiale e fiore all’occhiello in materia di comunicazioni della città scaligera, creato e presieduto da Alberto Chiantera, ha organizzato un convegno ed una mostra, in onore di Gu­glielmo Marconi (1874-1937), nel 120° anniversario del lancio del primo segnale wireless della storia mondiale, dal panfilo Elettra. ll lancio, lo ricordiamo, ebbe luogo, infatti, nel 1896 e aprì la strada alla più raffinita tecnologia moderna, e fu brevettato a Londra, nel 1897, con il numero 12039. Hanno apprezzato l’iniziativa, che si è tenuta nella Loggia di Fra’ Giocondo, il consigliere delegato del Comune di Verona, Vittorio Di Dio, che ha sottolineato come la città scaligera onori Marconi, disponendo di una rete wi-fi cittadina, fra le più evolute d’Italia, e come Verona stessa sia impegnata a dare una collocazione consona all’importanza del Museo della Radio, e il consigliere provinciale Luca Zamperini, che vede nel Museo di Alberto Chiantera un complesso d’altissimo contenuto, che dev’essere dovutamente valorizzato, come eccezionale centro di cultura e d’attrazione di Verona. A confermare ciò bastano quattro dati: il Museo dispone di 800 apparecchi-radio, unici ed introvabili altrove, provenienti da tutto il mondo, accompagnati da apparecchiature di comunicazione d’ogni genere e, ormai, monumenti storici; di massimo pregio per il Museo è l’antenna direzionale originale, usata da Gu­glielmo Marconi, per i suoi esperimenti e, quindi, per il primo lancio senza fili sopra menzionato; il complesso è visitato, durante l’anno, da oltre 3000 appassionati e studiosi ed è dotato d’una sezione didattica, che ha lo scopo di mostrare praticamente, come può essere costruita una radio. Il Museo della Radio ha sede presso l’Istituto Tecnico Galileo Ferraris, via del Pontiere 40 (museodellaradiovero­na@­gmail.com). Il Museo della Ra­dio di Verona è un complesso molto realistico, e come tale, d’alta cultura scientifico-pratica, in fatto di trasmissione dell’informazione. Alla realizzazione dell’evento alla Loggia di Fra Gio­condo ha contribuito il Gruppo Agsm. All’iniziativa al Museo della Radio, a rappreentare l’Agsm, c’era Enrico Carifi, presidente di Megareti.