Come Vin Diesel: veloce e arrabbiato. Miglioranzi fast&furious. Il presidente di Amia, in odore di riconferma fino all’autunno, risponde per le rime a chi parla di città sporca e degradata: «Assurdo! risolviamo i problemi in 15 minuti, attacchi a priori». Anche Tosi lo critica, ma i suoi seguaci stanno con Andrea...

È un fiume in piena Andrea Miglioranzi. Il presidente di Amia è furibondo per le accuse di inefficienza che più o meno direttamente parte della stampa locale ha mosso nei confronti dell’azienda che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Ce l’ha anche coi «millantatori» Miglioranzi, ossia «quelli che mandano le lettere ai giornali e alle televisioni o che chiamano il nostro ufficio relazioni con il pubblico dicendo di aver già segnalato più volte presunti disservizi. Teniamo tutto monitorato» d­i­ce alla Cronaca «le telefonate sono registrate. Sia­mo in grado di sapere in ogni istante chi ha chiamato davvero per sottoporci del­le problematiche e chi invece si diverte solo a fare casino sulla stampa». A Miglio­ranzi non è an­dato giù il “reportage” realizzato dal quotidiano cittadino nel quartiere Navigatori, descritto co­me una zona abbandonata a se stessa tra sporcizia e incuria: «Per tenere pulita la città abbiamo allestito una task force. Se un cittadino ci segnala qualche criticità in­terveniamo in 10-15 minuti, an­che se non è facile tenere sotto controllo tutte le strade e i giardini, perché tutto ha un costo. Un grosso problema» aggiunge Mi­glio­ranzi «è che ci sono p­a­rec­chi extracomunitari che rovistano nei cassonetti, tirano fuori quello che trovano, e se non gli è utile lo lasciano per terra. Con l’assessore alla Sicurezza Pola­to e la polizia mu­nicipale abbiamo già fatto alcune ispezioni notturne e ne ab­biamo beccati parecchi. Ab­biamo creato delle pattuglie miste in borghese per multare anche i veronesi che non rispettano la città, che lasciano ai piedi dei cassonetti cartoni e altro. Poi» prosegue Miglioranzi «in questo periodo della stagione c’è il problema delle erbacce, è vero, ma  è an­che dovuto alla direttiva europea recepita dal­l’Italia che vieta di utilizzare diserbanti chimici: è una questione di salute pubblica». Pure Flavio Tosi qualche giorno fa aveva sollecitato polemicamente l’intervento di Amia per ripulire lungadige Re Teodorico, definito dall’ex sindaco «un Wc a cielo aperto». Tosi, co­me di consueto accompagnato dal consigliere comunale Al­berto Boz­za,  a­veva realizzato un vi­deo-denun­cia, poi pubblicato su Face­bo­ok. Miglioranzi, anche lui su Face­bo­ok, ha risposto a stretto giro mo­strando le foto del lungadige com­pletamente ripulito. E il presidente di Amia ha fatto la stessa cosa per replicare alle accuse piovutegli addosso sul quartiere Navigatori, in­cassando sui social più di un “mi piace” da parte di alcuni fedelissimi tosiani. «Noi puliamo la città, non la sporchiamo» sottolinea. Quanto alla possibile riconferma per alcuni mesi alla guida di Amia, si vocifera fino a ottobre-novembre, Mi­glioranzi non si sbilancia: «So che c’è una discussione in corso, vediamo co­sa decideranno». Si è parlato inevitabilmente anche di questo ieri in Comune, prima e dopo l’incontro che Sboarina ha convocato con i suoi assessori e i consiglieri regionali veronesi. Verona Do­mani, il movimento che fa ca­po a  Casali e Gaspa­rato, come noto chiede che la presidenza di Amia venga affidata a Bruno Tac­­chel­la. Il sindaco (e non solo) sembra decisamente di parere diverso.