Commercialisti a Roma contro la Babele fiscale Mion: “Il contribuente è trattato dal fisco e dalla pubblica amministrazione come un suddito, non come un cittadino”

Agli Stati generali della professione dei Commercialisti e Esperti Contabili, organizzati dal Consiglio nazionale della categoria, ci sono anche i consiglieri dell’Ordine di Verona. All’evento romano al Roma Convention center la Nuvola, i risultati di due ricerche della Fondazione Commercialisti, dedicati alla quantificazione dell’enorme proliferazione normativa fiscale negli ultimi dieci anni e all’aumento dei costi degli adempimenti fiscali per imprese e professionisti dal 2015 al 2017. Numero eccessivo di adempimenti con scadenze ravvicinate. Proliferazione di istruzioni di difficile comprensione emanate in prossimità o dopo le scadenze di legge. Continue modifiche delle norme fiscali e continua richiesta di dati talvolta già in possesso della amministrazione finanziaria. Sono i fattori di criticità nel rapporto Fisco-contribuenti individuati dalla Fondazione nazionale dei commercialisti che, per dare un’idea della “Babele” in cui versa il nostro sistema tributario, ha unito dati riferiti all’ultimo decennio. “Contribuenti e professionisti si trovano in un ginepraio normativo – commenta Alberto Mion presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Verona – e nel rapporto con il Fisco e la Pubblica Amministrazione, sono trattati più come sudditi che come cittadini di uno Stato di diritto”.