Cronaca 200 MIGRANTI SOPRA LA TESTA

Un patto molto riservato tra Ministero degli Interni, Prefettura e la Onlus Spazio Aperto, ha portato sopra Verona 200 esuli. Ci costano 40 euro al giorno.

Personaggi e interpreti di una vicenda tenuta più segreta possibile. Sono il Ministro degli Interni Angelino Alfano, l’ex Prefetto Perla Stancari, l’immobiliarista Franco Bogo­ni e la presidente della Onlus Spazio Aperto Lucia Zanoni. Nel più riservato dei modi, parola d’ordine “bocce cucite”, 200 migranti sono stati si­stemati sopra le nostre teste in quel di Costagrande sopra Avesa dopo La Cola. L’ac­cordo gestito direttamente dalla Prefettura, quando Prefetto c’era Perla Stancari, e il Ministero degli Interni, ha fatto si che si trovasse un sito e un mega business a due passi dal centro città. Così 200 esuli, con trasferimenti inclusi, al costo di 40 euro cia­scuno al giorno, sono finiti a Costa­grande, una bellissima proprietà che era del Don Mazza. Luogo d’incontri del mondo cattolico per oltre trent’anni. Il compendio immobiliare ora è di Franco Bo­goni, dominus dell’antica Immobiliare Bogo­ni e Delai­ni. Il costo dell’ope­razione, dicono i bene informati, è stato di 11 milioni di euro. Costagrande li vale tutti. Do­po­diché, nel totale riservo, il Prefetto uscente, con un blitz ci ha piazzato, senza che nessuno sapesse, 200 migranti. Li gestisce una cooperativa di Bussolengo Spazio Aperto, Onlus che ha alla presidenza Lucia Zanoni, nome noto della cooperazione veneta, vice­presidente è Bertilla Am­bro­­si. Consiglieri sono invece Anto­nietta Benedetti, Soc­corsa Finocchietti, Sabrina Fontana, Antonella Ros­si, Barbara Sabaini. Tutto in rosa come potete notare. Niente maschi, come l’ex Prefetto.
Peccato che i vicini incomincino ad avere visite. I migranti scappano e scendono a valle, prima a piedi, ora in bici o motorette. Ovviamente donate non si sa da chi. O forse sottratte ai legittimi proprietari. Mai scrivere rubare. E’ peccato mortale. Però ad Avesa, Ponte Cren­cano, Borgo Trento e Parona, i furtarelli incominciano ad aumentare. E il flusso di extra comunitari da Costa­grande è stato notato. Com­mer­cianti e residenti sono spaventati perchè sono tanti e sconosciuti e sopra Avesa, Quin­zano e Ponte Crencano, ci sono solo boschi. Qualche extra comunitario più arguto ha scelto la strada orizzontale e scende dalle Torri­celle. I residenti in quella zona incominciano a preoccuparsi, perchè i migranti pa­radossalmente non arrivano dalla città ma scendono dalla montagna. Ma non sono nè di Erbezzo, nè di Bosco Chiesa­nuova. Ovvia­mente alla cooperativa Spazio Aper­to si arriva dopo una mattina di telefonate. La gentilissima Lucia Zanoni rimpalla alla responsabile del progetto Nadia Gobbo, la quale è impegnatissima e il cellulare suo­na sempre occupato. E’ lei che si occupa dei 200 migranti da 40 euro l’uno al giorno, che si­gni­fica 32.000 euro al mese, per un anno fa 384.000 euro. Con gran­de gioia dell’immobiliarista Bo­goni che ha affittato bene l’immobile e grande dolore di quei di­sgraziati pensionati o cassa integrati italiani che van­no nei cassonetti a vedere se c’è qual­cosa. I più co­rag­giosi vanno alla mensa dei frati di San Ber­nar­dino con un contenitore, per non subire l’umiliazione di mangiare in mezzo agli altri. Se non ci credete potete farvi una bella scampagnata a Costagrande (mai voltare le spalle) oppure andare dai frati di San Ber­nardino dove vedrete delle sce­ne che vi faranno venire le lacrime agli occhi. Il Prefetto Stan­cari, pri­ma di andarsene ci ha fatto proprio un bel regalino, infatti, dopo essersi comprata un bell’appartamento nel cuore della città, avrà anche un incarico nel prossimo con­siglio generale della Fonda­zio­ne Cari­verona. Per fortuna Verona non ave­va più spazi per ospitare migranti a spese degli italiani. Qualcuno gliel’ha trovato facendoci un affare. A. O.