Dal Saval alla Camera. Lorenzo Fontana eletto presidente della Camera La storia di Lorenzo Fontana, veronese doc, partito dal quartiere e diventato oggi la terza carica dello Stato. Già numero 2 della Lega, ministro nel Governo Conte, Fontana ha ottenuto 222 voti. Nel discorso d’insediamento, cita Mattarella e Papa Francesco

LORENZO FONTANA PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

Vice di Salvini, già due volte ministro

Lorenzo Fontana, neo presidente della Camera nella XIX Legislatura italiana, è ritenuto l’esponente di punta dell’ala dura della Lega. Veronese, classe 1980, è vicesegretario responsabile esteri del Carroccio dal 2016. Ultraconservatore e tradizionalista, non ha mai nascosto la sua fede cattolica, sempre in prima fila contro l’aborto, le unioni civili, la cosiddetta teoria gender, il matrimonio tra omosessuali e a difesa delle radici cristiane dell’Europa. La sua candidatura ha fatto storcere il naso a molti, considerato un elemento “divisivo”.
Due volte ministro. Lorenzo Fontana è stato ministro per la famiglia e le disabilità fino al 2019, vicepresidente della Camera e titolare degli Affari europei dal 10 luglio al 5 settembre 2019 nel governo Conte I.Laureato in Scienze Politiche, Filosofia e Storia, è noto alle cronache per le sue posizioni conservatrici. In un convegno dell’associazione Pro Vita Onlus disse che i matrimoni gay e la teoria del gender, da un lato, e l’immigrazione di massa dall’altro, “mirano a cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni paventando il rischio di “cancellazione del nostro popolo”.
Ma Fontana ha posizioni nette anche in politica estera e per questo la sua candidatura da parte della Lega alla presidenza della Camera non è piaciuta a molti.
Pochi giorni dopo il voto criticò le parole del presidente Biden. “Probabilmente, il presidente democratico è consapevole di quanto accadrà nelle elezioni di metà mandato, dove i patrioti Repubblicani vinceranno”, twittò commentando le parole di Joe Biden, quando dopo l’affermazione del centrodestra disse “avete visto cosa è accaduto in Italia, non possiamo essere troppo ottimisti”.
Fontana e la Russia – Lorenzo Fontana, come ricostruisce La Stampa, nel 2014 andò in Crimea per il referendum di annessione in qualità di osservatore internazionale e schierandosi a favore dei sì alla consultazione. “Il popolo della Crimea sente di essere tornato alla casa madre, la Ue dovrebbe fare un passo indietro sulle sanzioni alla Russia”, chiese l’esponente della Lega.
Sulla guerra in Ucraina. Sempre sulla questione sanzioni contro Mosca, si ricordano diverse sue foto con la maglietta anti-sanzioni oltre a sue dichiarazioni in cui non nascondeva le sue simpatie per Putin e per la sua politica nel voler far ridare alla Russia un peso internazionale.
Il santo del giorno. Quasi ogni giorno twitta il santo del giorno. Il 7 ottobre ha celebrato l’anniversario della battaglia di Lepanto. Quel giorno, sono le parole di Fontana, la Lega Santa riportava la vittoria “contro l’avanzata ottomana. L’ Europa cristiana – aggiunge – fiera della sua identità, otteneva una straordinaria vittoria. Oggi si ricorda la Madonna del Rosario”. Due giorni prima rese omaggio alle vittime della strage in Mozambico: “Colpevoli di essere cristiani e per questo sgozzati da terroristi. Il giorno dopo l’omicidio di suor Maria de Coppi, altro sangue di cristiani, scorre in Mozambico”.

“Un primo pensiero a Papa Francesco”

Applauso unanime nell’Aula della Camera quando il neo presidente Lorenzo Fontana cita il capo dello Stato.
Quando invece cita il neo presidente del senato Ignazio La Russa a battere le mani son solo i deputati del centrodestra.Un altro battimani unanime giunge nel ricordo del predecessore Roberto Fico, e parte una standing ovation quando Fontana cita Papa Francesco. La Lega batte le mani quando Fontana ringrazia Umberto Bossi.
“Onorevoli colleghi, è con forte gratuitudine e grande commozione che mi rivolgo per la fiducia, ringrazio chi mi ha votato e chi no. Sarà mio onore dirigere il parlamento”. Queste le sue prime parole da Presidente della Camera..
“La Camera rappresenta le diverse volontà dei cittadini: la nostra è una nazione multiforme con diverse realtà storiche e territoriali che l’hanno formata e l’hanno fatta grande: la grandezza dell’Italia è la diversità. Interesse dell’Italia è sublimare le diversità”, prosegue Fontana.
“Volevo dedicare un primo saluto al pontefice Francesco che rappresenta un riferimento spirituale per la maggioranza dei cittadini italiani”. Così il neoeletto presidente della Camera. Applauso dell’Aula.
“Il Papa sta svolgendo un’azione diplomatica a favore della pace senza uguali”, ha aggiunto.
“Come ricordato da Mattarella il ruolo delle autonomie è decisivo: il pluralismo delle istituzioni e nelle istituzioni rafforza la democrazia e la società. Dalle risposte che daremo dipenderà la qualità della democrazia. Serve portare avanti grande collaborazione”.
“La legislatura che sta iniziando dovrà riaffermare il ruolo centrale del Parlamento come luogo delle decisioni politiche” e servirà una “rinnovata attenzione sulla qualità delle leggi che saremo chiamate a elaborare: leggi oscure o imperfette si traducono in costi per i cittadini, dispendio energie e nei casi più gravi negazione dei diritti”. Così il neoeletto presidente della Camera Lorenzo Fontana nel discorso dopo la proclamazione, sottolineando che servirà “una inversione di tendenza tra potere normativo del governo e del Parlamento”. “Bisogna assicurare a tutti i cittadini la pari dignità sociale: il Parlamento sia promotore dei diritti di tutti, soprattutto i più vulnerabili e fragili. Maggioranza e opposizione dovranno dialogare e garantire piena collaborazione con gli altri organi costituzionali”.
“Desidero rivolgere un vivo e autentico saluto al Presidente della Repubblica Mattarella, perno della nostra nazione e fondamentale garante della nostra Costituzione”, ha detto Il neo presidente.