Due milioni per la ricerca. Un sostegno dal Ministero per l’Università di Verona Un finanziamento per 15 progetti dell’ateneo scaligero grazie a un bando. Si tratta di studi di rilevante interesse nazionale destinati al rafforzamento delle basi scientifiche del nostro Paese. Palazzo Giuliari avrà anche il coordinamento nazionale

Dal Mur arrivano oltre 2 milioni di euro a sostegno della ricerca dell’università di Verona. Il ministero finanzierà 15 progetti dell’ateneo scaligero grazie al bando Prin 2020, progetti di rilevante interesse nazionale, destinati alla ricerca e al rafforzamento delle basi scientifiche del nostro Paese.
Sono 4 le ricerche finanziate al dipartimento di Medicina che otterrà 587.574 euro, 3 quelle del dipartimento di Lingue e letterature straniere sostenuto con 333.783 euro, 2 i progetti supportati per il dipartimento di Culture e civiltà con 393.899 euro, come 2 sono quelli del dipartimento di Scienze giuridiche con 192.797 euro, 1 il progetto finanziato per il dipartimento di Scienze umane con 253.443 euro, 1 quello del dipartimento di Economia aziendale con 74.621, 1 anche per il dipartimento di Scienze economiche con 109.732 euro e, infine, un altro progetto per il dipartimento di Diagnostica e sanità pubblica con 179.672 euro. L’università di Verona avrà il coordinamento nazionale di 4 progetti mentre per gli altri 11 sarà responsabile di unità operativa locale in collaborazione con altre università ed enti di ricerca italiani.
I progetti di ricerca.
Per il dipartimento di Medicina, Francesco De Sanctis guiderà, in qualità di responsabile dell’unità di ricerca di Immunologia dell’ateneo scaligero, un team di studiosi al lavoro nel progetto “Caratterizzazione delle interazioni monociti-linfociti B nelle infezioni e nel cancro”, con l’obiettivo di comprendere i meccanismi alla base della regolazione negativa delle risposte immunitarie adattative umorali da parte dei monociti, in diversi contesti patologici quali le infezioni ed il tumore. Enzo Bonora si occuperà del coordinamento locale del progetto “La medicina di precisione: uno strumento per colmare il gap tra valutazione del danno d’organo e lo sviluppo di complicanze nel diabete tipo 2”, Lucia De Franceschi supervisionerà la ricerca “Comprendere la idiseritropoiesi per identificare nuovi meccanismi terapeutici nelle anemie ereditarie” e Michele Milella coordinerà a livello nazionale il lavoro
“Asteroid” per analizzare la complessa interazione tra geni e ambiente nei tumori ormonosensibili, quali il tumore al seno e il tumore alla tiroide. In particolare, saranno valutati il ruolo degli inquinanti ambientali e dello stile di vita sia nell’insorgenza sia nella modulazione dell’aggressività dei tumori.
Paolo Frassi coordinerà per il dipartimento di Lingue e letterature straniere il progetto “Linguaggi e terminologie della moda tra italiano e francese.
Sarà, invece, Roberta Facchinetti a condurre la ricerca “Comunicare la trasparenza: nuove tendenze nelle pratiche di divulgazione aziendale e istituzionale in lingua inglese in contesti interculturali”.
Infine, Stefan Rabanus coordinerà a livello nazionale la ricerca “AlpiLink: contatto linguistico tedesco-romanzo nelle Alpi italiane.
Per il dipartimento di Culture e civiltà, Lucia Masotti sarà la coordinatrice nazionale del progetto “Fontes. Fonti geostoriche e sistemi informativi per la conoscenza e la gestione dei rischi ambientali e culturali”.
Massimo Natale sarà anch’egli il responsabile nazionale del progetto “Leopardi e l’Antico: un archivio digitale”.
Sarà Riccardo Omodei Salé a coordinare il lavoro per il dipartimento di Scienze giuridiche del progetto “E-Agorà”.
Marco Torsello sarà responsabile della ricerca “Dell’Origine. Identità, autenticità e contraddizioni del cibo”.
Federico Brunetti, del dipartimento di Economia aziendale coordinerà il progetto “Ride”.
Giuseppe Buccheri, del dipartimento di Scienze economiche, gestirà lo studio “Un approccio observation-driven per i modelli con parametri variabili”.
Cristiano Chiamulera, coordinerà localmente per il dipartimento di Diagnostica e sanità pubblica, il progetto “Inroad”.
Infine, per il dipartimento di Scienze umane, Margherita Brondino coordinerà a livello locale il progetto “Rigenerare la relazione tra il sé con l’ambiente”.