E’ deciso, Verona si candida capitale della cultura 2021 Daniela Drudi spinge per la candidatura della città

I Consiglieri Comunali della Commissione Cultura hanno presentato alla stampa la piattaforma programmatica e le iniziative legate alla mozione approvata all’unanimità in Consiglio Comunale che impegna l’Amministrazione a candidare la città di Verona a Capitale della Cultura nel 2021. Il progetto, che porta la prima firma di Daniela Drudi, presidente della Commissione Cultura e appartenente al gruppo politico Verona Domani, è stato illustrato, oltre che dalla stessa Drudi, dai consiglieri comunali Mauro Bonato della Lega, da Nicolò Sesso e Andrea Bacciga del gruppo Battiti, Andrea Velardi di Forza Italia e da Anna Leso, gruppo Misto. “Il patrimonio monumentale, culturale, storico, religioso e artistico di Verona non hanno eguali al mondo – ha sottolineato Bonato – E’ di fondamentale importanza quindi valorizzare queste eccellenze anche attraverso le peculiarità e la riscoperta di personaggi che hanno fatto la storia della cultura italiana, da Dante Alighieri a Leonardo, a Rovelli e Stroppa. Un legame indissolubile che li lega a Verona che va esportato e fatto conoscere il più possibile. Senza dimenticare i nostri “gioielli” come le biblioteca Capitolare, quella Civica e dell’Accademia. Un altro aspetto che fa di Verona una vera e propria eccellenza mondiale è quello religioso. La cultura religiosa degli ultimi due secoli è passata proprio da qui: la fondazione di tantissimi ordini religiosi, chiese secolari, istituti religiosi, santi veronesi e opere d’arte fanno della città un esempio unico al mondo. In qualità di consigliere – conclude Bonato – vigilerò in prima persona e sarò in prima fila in questa storica sfida, facendo da garante affinchè venga valorizzata, riconosciuta e celebrata la veronesità nell’ambito della cultura nazionale”. “Una proposta che ha unito tutte le categorie e le forze politiche, senza distinzione di colori o appartenenze – ha detto Drudi – Proprio nel 2021 ricorrerà il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, per il quale Verona fu la seconda patria. La mozione impegna sindaco e giunta ad attivarsi con tempestività e determinazione adottando tutte le iniziative necessarie a far sì che la nostra città concorra con successo per il raggiungimento di questa importantissima opportunità”.