GIOVANNA D’ARCO…LE TOSI RIMANE SENZA CONSIGLIERI IN REGIONE

Anche la Negro, molto seguita nella sua Bassa Veronese e ultima superstite a Venezia, scarica con un post su facebook l’ex sindaco: “Contraria alle politiche di sinistra, disapprovo la posizione di Tosi che guarda con favore all’ex Ministro Carlo Calenda del PD”.

Alla fine ha sbattuto la porta anche lei. Giovanna Ne­gro, ex deputato leghista ed e­letta a maggio 2015 consigliere regionale con la lista “Veneto del Fa­re” grazie so­prattutto ai voti ottenuti nella sua Arcole, ha deciso di ren­dere pubblica la rottura con Flavio Tosi con un post su Facebook. Da tempo la Negro, che pur in Regione non ha ancora cambiato partito – pur avendogli ag­giun­to la denominazione “Al­leanza per il Veneto” al pari di un altro ex tosiano, Maurizio Conte, e dei forzisti Massimo Giorgetti ed Elena Donazzan – aveva allentato i suoi rapporti con Tosi. Ora con questo attacco ne prende totalmente le distanze: «Da federalista con­vinta che ha sostenuto senza se e senza ma il refe­rendum per l’autonomia del nostro veneto» ha scritto sul social network «disapprovo la posizione di Flavio Tosi  che guarda a favore di un ragionamento politico con l’ex ministro Calenda del Pd. Da convinta donna di centrodestra, oggi, come con il referendum di riforma costituzionale, sono contraria e mi dissocio da qualsiasi “prova tecnica” di avvicinamento alla sinistra. Il Centro­sinistra, in que­sti anni di governo» ha aggiunto la Negro «ha dimostrato con i fatti di essere lontano dalle esigenze delle nostre comunità, lontano dai bisogni dei nostri cittadini più deboli, lontano dal sostenere i nostri enti locali. Al contrario del buon senso si sono dimostrati vicini alle lobby europee che contrastano il tessuto italiano e Veneto delle piccole e me­die imprese, ma soprattutto vicini a quella “strana” accoglienza di tanti disperati extracomunitari senza operare con celerità nessuna verifica dei diritti del rifugiato, che va giustamente accolto, e chi invece non ha nessun diritto e deve quindi essere rimpatriato con fermezza. Ritengo quindi do­veroso esprimere con chiarezza il mio pensiero, che è il pen­siero della totalità di chi mi ha sostenuto dandomi la preferenza in Regione». Come a dire: me ne vado io e mi porto dietro tutti i miei elettori. E i commenti al post su Facebook della Negro non fanno pensare a nulla di diverso. Tosi in queste ore è tornato a invocare la nascita di un fronte «antipopulista» e «re­pub­blicano» (pur prendendo le distanze dalla «vecchia sinistra»), naturalmente in antitesi all’acerrimo nemico Matteo Salvini e in più in generale al governo gialloverde. I sondaggi però ogni giorno che passa premiano sempre di più la nuova linea dell’esecutivo, e in particolare l’operato del ministro degli Interni. L’eventuale sfida di que­sto nuovo fronte repubblicano (nuovo si fa per dire ovviamente, visto il nome) dunque si presenta da subito in salita e chi non vuole esservi nemmeno acco­stato poco a poco prende le distanze. L’addio in Regione, pur se non ufficiale, di Giovanna Negro, segue quello dell’ex vi­cesindaco di Tosi, Stefano Ca­sali, quello di Andrea Bassi, e Maurizio Conte, che già da tempo hanno deciso di dividere le proprie strade da quella di Tosi. Il quale però, anche se uscito decisamente indebolito prima dalla rottura con la Lega e poi dalla rovinosa avvenutra di Noi con l’Italia, spera sempre di rientrare nel cosiddetto centrodestra moderato dal portone di Arcore. Sempre che Silvio Berlu­sconi gli apra.