IL PD ALL’ATTACCO, “IKEA PREDA DELLE CORRENTI”

La polemica politica divampata attorno all’arrivo di Ikea a Verona rischia di farci perdere di vista la vera posta in gioco alla Marangona, che è un’area di espansione dell’Interporto Quadrante Europa, di centrale importanza non tanto per Ikea, ma per la riaffermazione di Verona, come porta d’Europa delle merci. “Il problema locale, tutto politico”, dice Elisa La Paglia, consigliere comunale Pd, “è se, e in quale misura, questa amministrazione comunale abbia contezza dell’impegno richiesto per rimanere al passo con i tempi, nonché dell’entità degli investimenti richiesti per infrastrutturare adeguatamente la Marangona, a partire dalla realizzazione del nuovo terminal ferroviario di 750 metri e di un nuovo fascio di binari per lo spostamento del vecchio scalo ferroviario su cui c’è già un accordo con Rfi del valore di circa 40 milioni di euro. Da come è stata trattata Ikea, e da quanto si è fatto attendere il privato disponibile ad investire in logistica a corte Alberti, si direbbe di no: comportandosi populisticamente, questa amministrazione non si rende conto che in questo modo fa scappare a gambe levate non soltanto Ikea ma anche tutti gli altri investitori internazionali, dimostrandosi inaffidabile e preda dei propri umori e delle proprie correnti”. Mercoledì 13 giugno l’amministrazione comunale sarà chiamata a rinnovare l’accordo di programma con il Consorzio Zai .