Il vino come mezzo per esprimere l’arte L’evento organizzato dall’Associazione Anemone con la presenza di Tiziano Brusco

Un viaggio nella cultura, ma anche una festa per i sensi. Questo è il succo dell’appuntamento che l’Associazione Anemone ha organizzato per domani all’Hotel Due Torri di Verona. Il filo che unisce il tutto è il vino. Il vino è emozione, gioia, soddisfazione, compagnia, allegria. Quanti sono gli artisti che attraverso il vino riuscivano a esprimere la loro arte? Scrittori come Edgar Allan Poe o Ernest Hemingway, pittori straordinari come Caravaggio, musicisti eccelsi come Mozart o Beethoven. Bere un bicchiere di vino non è solo dare soddisfazione al palato. È immergersi in un mondo intero, percorrere un cammino che non si sa mai dove porti. Così domani Tiziano Brusco, architetto, proporrà il viaggio del vino nell’arte. Un percorso che toccherà epoche e stili, immagini diverse nate da sensibilità diverse. Perché è singolare l’espressione di quel che il vino suggerisce. Lo sa bene il giornalista Andrea Panozzo Gentili Spinola, che nella serata al Due Torri parlerà di un argomento molto particolare: il vino nella Bibbia. Ma come, si dirà: un testo così importante per tanta parte dell’umanità, parla del vino? Assolutamente si. Il vino nella Bibbia c’è, eccome. In moltissimi passi. Citato a volte come dono di Dio all’uomo, altre volte come bevanda diabolica, capace di dividere e creare occasioni di scontro. Una serata nella quale il vino si trova al centro dell’attenzione non può prescindere dalla sua presenza viva e autentica. E questo significa che oltre a essere raccontato in alcuni dei suoi aspetti più particolari, il vino sarà presente in forma fisica. Messo a disposizione da tre produttori, come si dice, di nicchia. Bottiglie particolari, provenienti da vigneti posti in luoghi diversi. Cantina Rébene, nel cuore dei territori cimbri dei Colli Berici. Tenuta Ugolini, a Fumane, il luogo più vocato della Valpolicella. E Theresa Eccher, le cui vigne antiche crescono sulle pendici del vulcano attivo più grande d’Europa: l’Etna. Ma non si tratterà solo di bere. Bernardo Pasquali, giornalista esperto in enogastronomia, spiegherà, racconterà i colori, i profumi, i sapori dei vini in degustazione. Emozioni, sensazioni. L’Associazione Anemone ha pensato anche a qualcos’altro per arricchire la serata. E ha invitato come ospite d’onore Cecilia Tessieri Rabassi con il suo cioccolato. Cecilia Tessieri Rabassi è stata la prima donna al mondo a essere insignita del prestigioso titolo di Maître Chocolatier. Toscana, ha vissuto in Belgio, Francia, Germania seguendo i maestri dell’Arte cioccolatiera e imparando. Quando è tornata nella sua terra natia ha fondato la Amedei Tuscany: azienda di qualità straordinaria. E poi, finalmente, l’esperienza personale: ha aperto l’atelier Cecilia Tessieri Rabassi a Capannoli, in provincia di Pisa. Ebbene, Cecilia Tessieri Rabassi porterà al Due Torri il suo cioccolato, creando qualcosa di speciale da abbinare ai vini proposti nella serata.