LATTE, SITUAZIONE DRAMMATICA UE E GOVERNO DEVONO INTERVENIRE Le parole del presidente di Cia Verona, Michele Pedrini, al vertice dei ministeri dell’agricoltura europei che si svolgerà il 15 marzo a Bruxelles

“La situazione del latte è drammatica e l’Unione deve intervenire con misure emergenziali: chiediamo la sospensione dei debiti delle aziende”. Dopo una settimana incandescente, con la Marcia delle vacche in Piemonte e l’incontro degli allevatori veneti a Vedelago in provincia di Treviso, il presidente di Cia Verona Michele Pedrini guarda al vertice dei ministeri dell’agricoltura europei sul tema del latte che si svolgerà a Bruxelles martedì 15 marzo, nel quale verranno decise misure per tamponare la pesante situazione di mercato che interessa tutti gli allevatori europei. “Oltre 400 stalle chiuse in Veneto nell’ultimo anno, di cui 110 a Verona, danno il senso della misura di una crisi senza precedenti – dice Pedrini -. Non c’è più tempo da perdere se non vogliamo perdere altre centinaia di allevamenti quest’anno. I bilanci in rosso delle aziende richiedono un intervento immediato con la sospensione dei debiti, conto interesse e conto capitale, per tre anni e parallelamente la sospensione dei contributi dei dipendenti, con la possibilità di rateizzarli successivamente con dilazioni pluriennali”.

Sul piatto a Bruxelles è aperta anche una trattativa su un possibile intervento che prevede il ritiro dalla produzione di un quantitativo congruo di latte (per l’Italia la stima è di 4-5 milioni di quintali), che verrebbe destinato a persone bisognose. Al vaglio anche un piano di abbattimenti delle vacche da latte, che verrebbero destinate a carne.

“Noi siamo totalmente d’accordo con queste misure – sottolinea Pedrini -, che possono da un lato equilibrare l’eccedenza di prodotto e dall’altro garantire un reddito compensativo per le perdite. Sul fronte nazionale siamo in attesa del decreto ministeriale, ancora in via di predisposizione, che deve sbloccare il fondo per gli investimenti nel settore lattiero caseario con una dotazione di circa 55 milioni di euro. Il fondo è importantissimo perché riguarda, sostanzialmente, la ristrutturazione dei debiti che pesano sulle imprese e rischiano di far chiudere i battenti a migliaia di stalle”.