liste di attesa troppo lunghe “serve potenziare i servizi” all’unità oculistica di bussolengo

Con una proposta di legge presentata a Palazzo Ferro-Fini la consigliera regionale di Veneto del Fare Giovanna Negro chiede l’istituzione dell’Unità Operativa Complessa per la cura dell’ipovisione nell’ospedale di Bussolengo dell’Ulss 9 Scaligera. “Le diverse Unità di Oculistica dell’Ulss 9 erogano le stesse tipologie di prestazioni , con tempi di attesa lunghi, senza differenziare l’offerta – dice Negro – devono gestire casi acuti e cronici, attività chirurgica e ambulatoriale con liste d’attesa sempre più lunghe per l’incessante aumento della domanda”. La proposta di legge presentata da Negro prevede il potenziamento dei servizi di prevenzione e cura anche a favore delle aree di disabilità e della non autosufficienza. “Cure tempestive possono impedire che la cecità evitabile diventi cecità legale, la cecità nel 50 per cento dei casi può essere evitata ma l’erogazione di cure e servizi in tempi non conformi alla patologia fanno sì che le possibilità riabilitative siano scarse – precisa la consigliera – Lo scopo della proposta di legge è quello di ridurre i tempi di attesa e gestire secondo i bisogni il timing delle nuove terapie”. La nuova Uoc territoriale è dedicata ai pazienti con patologie oculari croniche e agli ipovedenti. Offre servizi per la diagnosi, la cura, la riabilitazione visiva, l’individuazione di ausili, interventi oculari riabilitativi in regime ambulatoriale e di day hospital senza ricovero e con percorso terapeutico e riabilitativo personalizzato. “La Uoc di Ipovisione – spiega Negro – può diventare il collante tra l’area del sociale e quella ospedaliera dove invece vengono gestiti i casi acuti, ricoveri e casi chirurgici permettendo di sgravare quest’ultima del 50 per cento degli accessi ambulatoriali “.