“MA ALLA FINE, CHI DECIDE È LA DONNA” La Giornata dell’Economia organizzata in collaborazione con l’Università. Su 96mila imprese, 18mila sono “rosa”. Tante le testimonianze

Verona nel mondo tutta al femminile in uno spaccato del rapporto donna-impresa  che ha catalizzato l’attenzione del pubblico dell’aula magna del Polo Zanotto, gremito come sempre accade per la Giornata dell’economia organizzata in collaborazione con l’Università degli studi. Una platea per la gran parte composta di donne, tanto che il rettore Nicola Sartor si è detto dispiaciuto di vedere così poca rappresentanza di studenti maschili “perché c’è molto da imparare dall’esempio delle protagoniste di oggi”. Protagoniste che, a turno, hanno occupato un trono faraonico, gentilmente prestato dalla Fondazione Arena, per raccontare la loro vita d’impresa. Intervistate da Riccardo Bor­ghero, dirigente area affari economici della Camera di Commercio di Verona, Marilisa Allegrini presidente dell’omonimo gruppo vinicolo, Silvia Nicolis, presidente del Museo Nicolis, Diana Venturato del cda di Samo Industries  e Gabriella Reniero, partner di Reniero & Associati hanno affrontato i molteplici aspetti del loro essere titolari d’impresa.“Abbiamo dato oggi un  esempio di titolari di imprese che hanno una marcia in più – ha commentato il presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Riello.Le testimonianze sono state precedute dai saluti del sindaco, Flavio Tosi,  che ha posto l’accento l’importanza della donna nella società e nella famiglia sostenendo che “alla fine, chi decide è la donna”. Nel corso dell’evento sono stati anche presentati il Rapporto 2016 sull’economia veronese, l’analisi dell’interscambio commerciale Verona-Mondo nel 2015 e la pubblicazione Le Donne d’Impre­sa a Verona e provincia, curati dal servizio Studi e Ricerca della Camera di Commercio di Verona: su 96mila imprese veronesi nel 2015, 18mila sono imprese femminili. Un buon traguardo.