MATTEO TOSI E FLAVIO RENZI di Achille Ottaviani

Ascoltando i commenti dei veronesi e leggendo gli scritti di alcune pagine facebook di qualche politico, anche ex, non gli si può dar torto. Un sindaco come il nostro, eletto a furor di popolo dal centrodestra, dialoga con la sinistra centro. Orrore. Dopo un abbondante mezzo secolo non riusciamo a farci entrare nel cervello che la destra non c’è più e la sinistra ancora meno. Definizioni storiche che la globalizzazione ha ghigliottinato definitivamente. Potremmo tutti insieme godere di una nuova primavera cogliendo le parti migliori di entrambi gli schieramenti. Quello che conta sono i fatti, i risultati che in politica esprimono migliore qualità di vita dei cittadini, sviluppo ed innovazione. Nel grande mare della politica dove tutto si è frantumato il sindaco Tosi con la sua barca Fare!, in un momento di confusione generale, con un manipolo di parlamentari cerca di portare a casa più risultati possibili per la città. E per la sua attività politica. Sono tutti capaci di fare proclami e dichiarazioni. C’è bisogno invece di fatti concreti, non di parole. Nulla di male né per Verona né per la politica se il dialogo con questo governo su alcuni punti comporta dei risultati concreti e positivi. Conclusione basta “pippe” davanti allo specchio di destra e di sinistra. Con le idee non si mangia ed il cittadino ha bisogno di cibo.