MORIA DEL KIWI… 1000 ETTARI COLPITI PER 100 MILIONI DI DANNI

La Regione interviene: avviato il monitoraggio degli impianti colpiti

Moria del kiwi: la Regione interviene e avvia il monitoraggio del fenomeno. Gli ettari colpiti sono 1000, circa il 30% delle coltivazioni e si attende un calo della produzione del 25% per questa campagna. I danni sono stimati in 100milioni di euro per i prossimi 4 anni. Il responsabile della Direzione produzioni agroalimentari della Regione Veneto, Alberto Andriolo, alla presenza dei componenti veronesi della Commissione agricoltura regionale, Stefano Valdegamberi e Stefano Casali, ha invitato le imprese agricole danneggiate dalle moria a segnalare all’Avepa di Verona la presenza della malattia, richiedendo il sopralluogo dei tecnici.

“Si tratta di un passo avanti importante, poiché il fenomeno sarà identificato e ricostruito in modo dettagliato e sarà quindi più semplice trovare soluzioni per risarcire le aziende agricole danneggiate”. E’ il commento di Claudio Valente, componente di Giunta della Camera di Commercio di Verona che ha moderato l’annuale convegno organizzato dall’ente per fare luce su stime di produzione della campagna kiwi e orientare gli agricoltori nelle contrattazioni commerciali.

“La situazione e’ grave – ha proseguito Valente di fronte di fronte ad una sala molto affollata – si stima che un danno di 100mila euro per ettaro coltivato ed espiantato causa moria in quattro anni. Cifra calcolata considerando la mancata produzione, più i costi di re-impianto e di coltivazione fino a che la pianta non diventa produttiva, al quinto anno. Quindi al momento il danno per le imprese veronesi e’ di 100milioni di euro. Stiamo cercando di mettere assieme tutti gli attori per portare avanti un progetto comuni che metta a frutto le risorse che possiamo mettere in campo per portare avanti il progetto di ricerca di Agrea e del Consorzio di tutela del kiwi che la Camera di Commercio finanzia fin dagli inizi e continuerà a sostenere”.

La moria del kiwi è stata al centro anche della relazione del Centro Servizi Ortofrutticolo: Tomas Bosi ha spiegato che sta incidendo in modo pensante sulle rese. Gli ettari colpiti nel veronese sono un migliaio, nel 2014 erano 600. La produzione attesa a Verona è di 42mila tonnellate,in calo del 25%. Nel Veneto è di 54mila tonnellate, in calo del 17% rispetto alla scorsa campagna.
Come ha confermato Lorenzo Tosi di Agrea, nella relazione sullo stato dell’arte delle lotta alle malattie: nuove pratiche di coltivazione, la copertura delle piante per proteggerle dalla pioggia, sistemi di irrigazione a goccia possono fare recuperare salute anche ad impianti infetti. Nei casi di batteriosi perlomeno. Negli altri, ancora non si capisce l’origine della moria. Si segnalano focolai in Piemonte e persino i produttori neozelandesi hanno chiesto informazioni. C’è quindi forte preoccupazione, espressa anche dal presidente di Verona Mercato, Gianni Dalla Bernardina che ha manifestato solidarietà per le imprese, aprendo il convegno.

Dopo i saluti del consigliere della Provincia di Verona, Giandomenico Allegri, e il direttore del Consorzio di tutela del kiwi, Fausto Bertaiola è entrato nel vivo della questione: “le aziende dei 12 Comuni più colpiti, quelli delle colline moreniche nella zona sud-ovest della provincia sono 930, sulle 1200 totali. Il territorio si sta muovendo per il verso giusto, c’è maggior collaborazione anche con l’università. Mi auguro che il lavoro fatto fino ad ora che non è concluso ci porti a risultati più concreti. Quanto ai reimpianti nelle aree in cui si è manifestata la moria: la logica fa dedurre che se un frutteto e’ morto, possano fare la stessa fine anche le piante sane re-impiantate. Aspettiamo ad espiantere i frutteti”.