No al fotovoltaico su terreni agricoli Il sindaco: “Siamo favorevoli all’ energia green, ma non danneggiando l’agricoltura”

No al fotovoltaico a terra. Il Comune di Bussolengo sostiene la posizione degli agricoltori veneti che chiedono di vietare l’installazione di impianti per la produzione di energia sui terreni destinati ad uso agricolo. Il Consiglio regionale del Veneto sarà
presto chiamato ad esprimersi su una proposta di legge che va in questa direzione e, attraverso una raccolta di firme promossa da Coldiretti Veneto e dal comitato civico Mamme Zero Consumo Suolo, è possibile far sentire la propria voce a supporto degli agricoltori.
Da diversi anni Coldiretti si batte per dire no all’installazione di pannelli fotovoltaici sottraendo spazio alle colture e l’amministrazione comunale guidata da Roberto Brizzi, da sempre sensibile nei confronti del mondo agricolo, sostiene convintamente le ragioni di questa battaglia. Per questo il sindaco Roberto Brizzi e il
vicesindaco con delega all’Agricoltura Giovanni Amantia hanno firmato la petizione durante un incontro con i rappresentanti dell’associazione e il presidente Daniele Salvagno.
«Siamo dalla parte degli agricoltori – spiega il primo cittadino di Bussolengo Roberto Brizzi – per sostenere la difesa della nostra campagna. Per questo convintamente ho deciso, da sindaco e da cittadino, di firmare la petizione che ha l’obiettivo di tutelare i terreni agricoli, che sono una risorsa importantissima. Siamo favorevoli alla produzione di energia green ma non a scapito dell’agricoltura».
La posizione di Coldiretti è molto chiara: è possibile raggiungere l’obiettivo sulla produzione di energia, da fonti rinnovabili senza utilizzare i terreni agricoli.
La petizione di Coldiretti Veneto è arrivata a Venezia a Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale, dove nei giorni scorsi una delegazione a cui hanno partecipato anche dirigenti veronesi ha incontrato i capigruppo consiliari insieme al vice presidente Nicola Finco per consegnare ufficialmente le prime 24 mila firme.