Progetto Argo per la lotta contro il cancro Nato nel 2018 riunisce scienziati provenienti da tutto il mondo per la ricerca contro i tumori

Ricercatrici e ricercatori di tutto il mondo impegnati nella lotta contro il cancro si trovano a Verona,oggi e domani , nel Palazzo della Gran Guardia, per fare il punto sui risultati e le prospettive del progetto ARGO, Accelerating Research in Genomic Oncology, la seconda fase della lotta al cancro del Consorzio internazionale genoma del cancro, ICGC.
Nato nel 2018 per analizzare, attraverso metodiche condivise, e mettere in rete campioni oncologici di 100.000 pazienti seguiti nel tempo durante la terapia della propria malattia, ARGO riunisce scienziati provenienti dai migliori centri mondiali che si occupano di ricerca contro i tumori. .
La nuova edizione è a Verona poiché, nell’ambito dell’ICGC ARGO, l’ateneo scaligero è capofila del progetto Ponte, Profiling Orphan Neoplasms for Treatment Election, Profilazione di neoplasie orfane per la definizione dei trattamenti. A renderlo possibile il lavoro della squadra di Arcnet, centro di ricerca applicata sul cancro, coordinato da Aldo Scarpa, docente di Anatomia Patologica e direttore del Centro, e da Rita Lawlor, direttrice della biobanca. L’obiettivo dello studio è identificare nuove opzioni terapeutiche per i pazienti affetti da tumori orfani che attualmente non dispongono di possibilità di trattamento standardizzate. Ponte nasce, infatti, per indagare la genetica dei cosiddetti tumori orfani; tumori rari, sottotipi di tessuti rari di tumori comuni e tumori che attualmente non hanno percorsi diagnostici molecolari definiti. Il progetto è coordinato dai docenti, ricercatori e ricercatrici dell’ateneo Michele Milella, Giovanni de Manzoni, Andrea Ruzzenente, Roberto Salvia, Rosalba Giugno, Andrea Mafficini, Claudio Luchini, Riccardo Nocini e Sara Pilotto.
“La squadra di Arcnet – spiega Scarpa – prenderà in carico circa 1200 pazienti con queste neoplasie per inserirli in percorsi di cura, grazie all’impiego di terapie sperimentali cliniche, disponibili nelle università e nei centri di ricerca del Consorzio internazionale genoma del cancro, di studi clinici progettati ad hoc o già in uso per altri tumori. Studiando questi tumori saremo in grado di migliorare il trattamento e i risultati delle cure e, nel prossimo futuro, disporremo di nuovi processi diagnostici e terapeutici per tutti i pazienti con queste neoplasie”.
Nel corso delle due giornate, ampio spazio sarà dedicato al confronto e alla condivisione con i pazienti che saranno parte nelle sezioni di presentazione dei risultati e delle nuove strategie terapeutiche. Da segnalare la tavola rotonda di domani, dalle 10 alle 12, quando la rappresentante delle associazioni dei pazienti, Teodora Kolarova, si confronterà con Ruggero De Maria, presidente di “Alleanza contro il cancro”, l’associazione che riunisce tutti gli istituti di cura e ricerca scientifica sui tumori italiani e con David Collingridge, direttore editoriale della rivista scientifica Lancet Oncology. Nella nuova commissione ICGC-ARGO sarà rappresentata dall’oncologa Raffaella Casolino, dottoranda dell’Università di Verona. I membri dell’Ateneo scaligero che ne fanno parte sono Aldo Scarpa e Rita Lawlor.