REFERENDUM AUTONOMIA, COMPATTI PER IL SÌ Zandomeneghi e Rossi del gruppo consiliare Battiti per Verona Domani in prima fila per illustrare i motivi della scelta. “Potremmo ottenere 10 miliardi di euro di benefici all’anno, maggiore efficienza e produttività”

Il gruppo consiliare di Battiti per Verona Domani si schiera compatto per il SI al referendum sull’autonomia del Veneto in programma il prossimo 22 ottobre. Il capogruppo della lista civica di centrodestra Marco Zandome­neghi ed il vicepresidente del Consiglio comunale Paolo Ros­si hanno illustrato i motivi della scelta che porterà iscritti ed elettori del movimento a scegliere la via del SI ad una maggiore autonomia. “Il prossimo 22 ottobre ci schiereremo convintamente e con determinazione dalla parte del Sì. Un Sì che è nel solco della Costitu­zione che prevede con l’art. 116 il percorso dell’autonomia differenziata. Un Sì che è nell’interesse di tutti i veneti”. Zando­meneghi e Rossi si soffermano anche sugli aspetti economici del quesito referendario. “Avre­mo la possibilità di ottenere oltre dieci miliardi di euro di benefici all’anno, con la conseguente diminuzione del debito pubblico derivanti da un au­mento del Pil grazie alla valo­rizzazione delle Regioni virtuose. Già in campagna elettorale, insieme ai nostri coordinatori Stefano Casali, Ste­fano Ber­tacco e Matteo Gaspara­to, il sindaco Federico Sboa­rina aveva con determinazione ribadito la sua ferma posizione a favore del SI. Autono­mia regionale vuol dire maggiore efficienza e produttività e soprattutto maggiore autonomia decisionale sia dal punto di vista economico, che in termini di scelte per l’interesse della collettività. Da Verona e dal Veneto può quindi partire un modello di “best practice” da cui tutte le regioni italiane possono prendere esempio”.