Renzi-Tosi: “un tentativo di inciucio” Verona Domani attacca l’endorstement del leader di Italia Viva. Bendinelli non ci sta

18052022_TOSI FORZA ITALIA_PALAZZO BARBIERI ©DANIELA MARTIN

“L’ennesimo tentativo di inciucio, l’ennesimo endorstement dell’ex premier, leader di uno dei partiti in assoluto meno amati (secondo tutti i sondaggi Italia Viva raggiunge a stento il 2% a livello nazionale) nei confronti di Tosi. Ancora una volta l’ex sindaco ripropone il modello Nazareno in salsa veronese. Dopo anni di appoggio all’ex governo renziano, dopo innumerevoli fallimentari e “risibili” esperimenti di “fari” neocentristi con i vari Boschi, Casini, Alfano e Passera, arriva la dimostrazione, qualora ve ne fosse ancora bisogno, di come Flavio Tosi e la sua coalizione, composta da numerosi transfughi ed esponenti renziani (Vantini e numerosi altri candidati presenti nelle sue liste), non sia di centrodestra”. Così il movimento Verona Domani commenta le dichiarazioni di Matteo Renzi, a Verona, nei confronti di Flavio Tosi.
“Per anni i parlamentari di Fare (l’ex partito di Tosi), e tra loro anche la Bisinella, hanno soccorso e sostenuto il governo Renzi-Boschi, assicurando i loro voti, oltre ad appoggiare il fallimentare SI al referendum promosso dal Giglio Magico. Esperienze “neo-opportuniste”, al quale l’ex sindaco ci ha abituato oramai da quasi 10 anni, da quando è definitivamente uscito dall’alveo del centrodestra. Del resto – continuano gli esponenti di Verona Domani – tutti gli esperimenti e le alchimie in chiave Renziana si sono rivelate un flop clamoroso. Nulla di nuovo quindi, il copione si ripete ormai in occasione di ogni appuntamento elettorale e l’abbraccio Tosi-Renzi non sorprende più. La nostra coalizione è rappresentata da chi in questi anni ha combattuto il governo targato Boschi-Renzi, uno dei peggiori della storia italiana. Siamo in totale antitesi con Renzi ed i suoi pochi adepti del Giglio Magico – concludono i vertici della lista civica – Già 5 anni fa gli elettori veronesi hanno dimostrato di non credere più a queste sirene e a questi “cespugli” neocentristi renziani, non appoggiando questi personaggi. Siamo certi che avverrà la stessa cosa anche il 12 giugno”.
Sulla questione interviene anche il Pd sottolineando come Renzi proponga ai veronesi una minestra riscaldata. “Di Tosi- dicono i segretari Pd provinciale e cittadino, Maurizio Facincani e Luigi Ugoli- noi ricordiamo soprattutto il tormentone decennale su una ipotesi di traforo che si è rivelata irrealizzabile, il declassamento della tranvia a filobus in concorso con l’attuale Sindaco Sboarina, l’urbanistica consegnata a società private con il lascito di grandi superfici commerciali e una viabilità impossibile soprattutto a Verona Sud; le inchieste giudiziarie che hanno fatto tremare il Palazzo, come nel caso del vicesindaco Giacino; ricordiamo le divisioni della società veronese su opere improponibili come il cimitero verticale e la tanta propaganda sul tema della sicurezza e la poca o nulla attenzione a sociale e prevenzione’’.
Immediata è arrivata la replica del coordinatore regionale di Italia Viva Davide Bendinelli e della coordinatrice provinciale Valeria Pernice. “Invece di inseguire le dichiarazioni di Renzi e le prese di posizione di chi ha amministrato una città importante come Firenze, cambiandola nel profondo, conoscendo davvero il governo di una città,- hanno detto- il PD pensi a formulare una proposta concreta per Verona e a spiegarla, dato che è dai tempi di Zanotto, che non è stato neppure confermato per il secondo mandato, che il centrosinistra non riesce a convincere i cittadini veronesi. Italia Viva, a sostegno della candidatura in lista di Federico Vantini e dei candidati nelle circoscrizioni, sta parlando con i cittadini di proposte concrete’’, hanno concluso.