Riprendiamoci la Brescia-Padova

Si ritorna dalle vacanze con nel cuo­re il lutto dei morti del ponte Morandi di Genova. Mentre i Be­net­ton festeggiano a Cortina sul lago Ghedina e nel vecchio mulino lussuososamente ristrutturato, noi comuni mortali preghiamo per le vittime. Speriamo che le nostre preghiere tolgano a questi signori anche le concessioni autostradali. Tra queste attraverso gli spagnoli di Abertis c’è la nostra Brescia-Padova. Scrivevamo in epoca non sospetta che vendere le reti era una follia. Strade, autostrade, porti e aeroporti sono le vene pulsanti di una nazione. Siamo stati profeti delle disgrazie in patria. La Brescia-Padova non andava venduta perché non c’era alcun motivo, azienda in utile, moderna, competitiva, che produce utili di grande soddisfazione. Non solo dava lavoro e sicurezza a centinaia di persone che ora vivono in ambasce perché non certi del proprio futuro. Qual­cuno ha deciso di farci un business e fare cassa. Errore gravissimo a cui Regione Veneto, banche, fondazioni e agenzie assicurative do­vreb­bero porvi rimedio. Certe tragedie italiane dovrebbero far diventare certi nostri amministratori più saggi e lungimiranti.