Sanità, “piovono” 86 milioni Il Veneto è una delle pochissime regioni a rispettare l’equilibrio di bilancio e ad applicare i livelli essenziali di assistenza. Coletto: “E’ stata riconosciuta la nostra virtuosità”

“La virtuosità della sanità veneta è stata riconosciuta ora anche dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, retto da Pier Carlo Padoan, che ci ha sbloccato 86 milioni di euro perché il Veneto è stato una delle pochissime Regioni a rispettare due parametri fondamentali della buona amministrazione, come l’equilibrio di bilancio e il rispetto dell’applicazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, la cosiddetta ‘griglia Lea’”. Lo fa notare l’assessore alla Sanità della Regione del Veneto, il veronese Luca Coletto in relazione alla notizia che Il Mef ha “sbloccato” complessivamente 360 milioni di euro di finanziamento al Fondo Sanitario Nazionale, ripartendoli tra quattro Regioni, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Marche, e assegnandone 86 al Veneto. “Ma nessuno ci ha regalato niente – precisa l’assessore – perché si tratta di somme che derivano dalla trattenuta dell’1% che il Ministero fa alle Regioni nell’ambito del riparto del Fondo Sanitario Nazionale e che, di fatto, vengono restituiti l’anno successivo a quelle che hanno rispettato i parametri di virtuosità. Ci è stata restituita una sorta di trattenuta che avevamo versato e ce la siamo meritata tutta”.“Sono anni – ricorda l’Assessore alla Sanità del Veneto – che chiudiamo i conti in attivo e che veniamo promossi a pieni voti per la capacità di erogare i Livelli Essenziali di Assistenza (in questo caso, primi assoluti nell’ultimo anno). Siamo ben contenti di aver ottenuto questi fondi che, in una fase di tagli come quella che stiamo vivendo, sono grasso che cola, però non vorrei che passasse il concetto che qualcuno a Roma ci ha regalato qualcosa”. “Come sempre – conclude l’assessore – useremo al meglio questi soldi, perché ci aspetta un futuro non facile, a cominciare dagli oneri dei rinnovi contrattuali nazionali che, unici in Italia, non ricadono sulle casse dello Stato ma su quelle delle Regioni”.