TIBERGHIEN DEMOLITO A COLPI DI RUSPA In via Unità d’Italia l’intervento, assicura Tosi, sarà completato per la fine di luglio

“Finalmente. Con le demolizioni delle parti interne dell’ex lanificio Tiberghien di via Unità d’Italia è stata messa la parola fine ad uno dei luoghi più degradati di Verona, un’area che è stata abbandonata all’incuria dal 2004, anno di chiusura dello stabilimento, che ai tempi d’oro ha dato lavoro a 1.600 persone. “Le opere di demolizione in corso riguardano le strutture interne all’area – ha detto il sindaco Flavio Tosi, “ ma già nei primi giorni di luglio si procederà ad abbattere la parte più esterna verso via Unità d’Italia, in modo da completare l’intervento di demolizione dei capannoni in degrado, tranne le parti vincolate, entro la fine di luglio”. A partire dal 2007, a seguito delle prime segnalazioni dei cittadini, la Polizia municipale, con il suo comandante Luigi Altamura è intervenuta nell’area con centinaia di controlli, ha identificato e spesso denunciato decine e decine di persone, praticato innumerevoli sgomberi di occupazioni abusive. In contemporanea, sono state emesse svariate ordinanze nei confronti della proprietà affinché fossero garantite la pulizia e la sorveglianza della zona. Ora ci pensano le ruspe. “Ringrazio il soprintendente Fabrizio Magani”, ha concluso Tosi,  che ha limitato i vincoli agli edifici davvero importanti del vecchio lanificio, che verranno conservati, consentendo al contempo di demolire i vecchi capannoni esistenti, privi di valore storico e architettonico, rendendo quindi sostenibile il progetto di riqualificazione dell’area”.