“Tocca a noi” Fischio d’inizio, adesso gioca Tommasi – LE FOTO “Sento una grande responsabilità, ma so di non essere solo lungo questo nostro percorso”

29062022_TOMMASI PALAZZO BARBIERI_©DANIELA MARTIN

Parla di “responsabilità”, di “impegno”, usa molto la parola “sfida”, Damiano Tommasi, che indossa per la prima volta la fascia tricolore. Se è emozionato, nasconde bene. Sorride. Si gira per accontentare tutti i fotografi. Ha giacca blu e camicia bianca, la cravatta no, può aspettare ancora. Ha voglia di raccontare la sua idea di Verona, “anche se – dice – non sono avvezzo ai discorsi istituzionali e forse vado fuori protocollo”.
In realtà, fuori protocollo ha mandato gli altri, quella politica fatta di eccessi e di attacchi, anche personali, che non gli appartengono. “Il primo obiettivo? Costruirela squadra e trovare un metodo condiviso. Quando abbiamo fatto questo, è la maniera migliore per iniziare un percorso, l’abbiamo fatto anche in campagna elettorale”.
Racconta l’esigenza di proseguire questo cammino, “…in cui ho incontrato tante belle persone, tanti giovani che hanno voglia di crederci e io spero che continuino a farlo. Abbiamo proposto un’idea di politica diversa, io credo che questo possa tramutarsi anche in buona amministrazione”.
Guarda nel campo avverso, dice “grazie a tutti, anche a chi ci mette pressione, segno che si attendono molto da noi e noi faremo di tutto per essere all’altezza”.
Pensa anche a chi non l’ha votato, “..a chi avrebbe voluto magari un risultato diverso, ma siamo qui anche per loro, sarà una sfida in più che proviamo a vincere. C’è bisogno di tutti, per fare il bene di Verona, anche di chi non la pensa come noi”.
Già, sfida. “La sfida di un gruppo che ha camminato seguendo un percorso diverso e che ha tanta voglia di continuare perchè Verona non è soltanto quello che spesso raccontano gli altri e noi vogliamo riuscire a cambiare questo racconto”.
Guarda avanti, non si nasconde “…che ci saranno anche momenti di ifficoltà, complicati, di frustrazioni, sapremo affrontarli, per il bene della città”.
Si alza, è il momento delle interviste, decine di microfoni, decine di domande. “Che cosa farò nei primi 100 giorni? Saranno giorni di studio, per capire bene a che punto siamo, che cosa dobbiamo fare”. Gli chiedono dei progetti avviati, di quello che sarà delle scelte sul tavolo, ereditate dalla vecchia Amministrazione. “Li valuteremo, com’è giusto che sia. Non butteremo via niente per il gusto di farlo, ma cercheremo di capire che cosa è bene per Verona. Quello che è bene, proseguirà…”. Flash. Strette di mano. Sorrisi. Il cammino è iniziato. Buon lavoro.