TOSI AGGANCIA IL VECCHIO PRI Dopo l’ok al bilancio, il leader di Fare! attacca Lega, Fratelli d’Italia, Battiti e i più invasati di Forza Italia. A Roma Bragantini si allea con il Partito Repubblicano. Intanto il sindaco fa campagna in bici per Bolzano

Il sindaco Flavio Tosi ha individuato con chiarezza quelli che sono i suoi avversari: Lega Nord, Fratelli d’Italia, Battiti e quelle che chiama “le frange più invasate di Forza Italia”.

GLI EX AMICI. Obiettivi chiari  in vista della scadenza ammi­nistrativa del prossimo anno, visto che nel comunicato finale uscito dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2016-18, al Partito Democratico non ha riservato neanche una riga di critica, mentre è stato durissimo con  i suoi ex compagni strada. Dopo il voto favorevole al bilancio Tosi sottolinea infatti come “i loro tragicomici tentativi di dare la famosa spallata alla giunta Tosi” sono caduti nel vuoto. “A poco meno di un anno di distanza dalle fantozziane dichiarazioni (sic!) di parte dell’opposizione, la maggioranza in Consiglio comunale è addirittura più larga di prima -si legge- e degli abili strateghi che giorno dopo giorno facevano a gara per farsi intervistare da televisioni e giornali per spiegare quando, dove, come e perché il sindaco sarebbe stato messo in minoranza, non rimane traccia. C’è solo un silenzio imbarazzante”.

IN TRASFERTA. Incassato il risultato positivo, Tosi è poi partito per Bolzano per sostenere la candidatura di Anna Pitarelli, che con la sua lista “Bolzano sull’onda” ha sottolineato l’impostazione del movimento “Fare!”. Anche in Alto Adige, mentre infuria la polemica sul Brennero, ha cercato di esportare il suo “modello Verona”. Poi, via in bicicletta per le vie di Bolzano. Anche perchè, lì, le ciclabili sono molto più confortevoli di quelle di Verona.

REPUBBLICANO. Curiosa intanto l’iniziativa di uno dei suoi fedelissimi, l’onorevole Matteo Bra­gantini, che dall’inizio di maggio è diventato il capogruppo di un raggruppamento che mette insieme “Fare!” con il Partito Repub­blicano. Proprio così, l’austero e rigoroso partito che fu di Giorgio La Malfa. Un partito in passato con pochi voti, ma molti uomini di qualità, che aveva come simbolo una foglia d’e­dera. Ovviamente i nostalgici veronesi del partito, alla notizia hanno fatto i salti di gioia.

G. G.