UN TORMENTONE CHIAMATO GIULIETTA di Achille Ottaviani

Anni di polemiche e di veleni sulla gestione e il business della sedicente casa di Giulietta in via Cappello. C’è chi vuole un rilancio del cortile e valorizzazione di ciò che lo circonda. Fatto comprensibile, la nostra città è conosciuta nel mondo soprattutto per l’amore shakespeariano tra Giulietta e Romeo. Il complesso di via Cappello è visitato ogni anno da quasi 2milioni di persone. Il tutto è sempre stato un ottimo business, non si sa perchè dato in appalto ad amici e parenti. Sarebbe un’ottima voce di introiti per la cassa del Comune. Palazzo Barbieri potrebbe gestirsi tranquillamente il sito e portarsi a casa un po’ di quattrini. Negli anni passati ci sono stati sull’argomento molte cattiverie e infinite polemiche. Sarebbe utile fare chiarezza una volta per tutte. La casa di Giulietta è di proprietà del Comune, deve gestirsela e guadagnarci. Ben vengano in aggiunta ulteriori valorizzazioni e iniziative parallele e collaterali da parte di privati, sono operazioni commerciali che stimolano ancora di più l’interesse del visitatore. Pensiamo comunque che la soluzione migliore per le casse comunali, sia quella di una conduzione diretta. A meno che, come al solito, non si voglia fare qualche regalo, ai soliti noti come accaduto in passato.