VOLKSWAGEN, TRUCCO IN PROCURA

Il procuratore Schinaia apre un fascicolo sui test falsificati del Gruppo tedesco. Qui c’è la sede nazionale. E’ la prima realta’ per numero di dipendenti. “Tempi lunghi”

 Si tratta di un’indagine delicatissima, quella che la Procura di Verona ha avviato sul “Dieselgate”, lo scandalo della Volkswagen, e gli accertamenti potrebbero richiedere tempi lunghi, ma intanto è partita. Sarà infatti l’ufficio del procuratore capo Mario Giulio Schinaia ad occuparsi dei test falsificati dal marchio tedesco. “Abbiamo avviato le indagini per due motivi: innanzitutto, perché Verona è sede di Volkswagen Group Italia e dunque competente a livello nazionale – chiarisce Schinaia – e in secondo luogo per aver ricevuto un esposto-denuncia dal Movimento Difesa del Cittadino”. Il procuratore precisa che i reati sui quali si indaga sono truffa e frode in commercio. Più difficile, almeno per il momento, contestare il disa­stro ambientale, su cui sta indagando invece la magi­stratura piemontese con Raffaele Guariniello. Al vaglio della procura di Vero­na, inoltre, risulta la richiesta da parte del Movimento Difesa del Cittadino di procedere al sequestro preventivo di tutte le auto incriminate ancora presenti nelle concessionarie, nonché alla confisca dei beni della Volkswagen e quale frutto del possibile reato. In ogni caso, «gli accertamenti riguarderanno le vetture in circolazione in Italia»: come puntualizzato dall’Unione europea, infatti, i 28 Stati membri dovranno lavorare singolarmente per accertare violazioni, in quanto non esiste per ora una politica coordinata a livello europeo nel settore-auto. A Verona, gli strascichi della vicenda rischiano di lasciare il segno. E non solo da un punto di vista giudiziario: in città ha infatti sede quella che in provincia è la prima realtà per numero di dipendenti e una delle più importanti aziende per fatturato del Veneto. Volkswagen Italia è corsa ai ripari attivando un servizio che consentirà ai clien­ti di verificare se il proprio veicolo risulta interessato o meno dall’intervento di manutenzione per la correzione delle caratteristiche delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) sui motori diesel EU5 Tipo EA 189. Comunque vada sarà un bagno di sangue.