ANGA VERONA. ANTONIO CESARI RACCOGLIE L’EREDITÀ DEL PADRE STEFANO “Più confronto con le altre associazioni, formazione e tecnologie: per stare sul mercato servono competenze a 360 gradi”

Cambio al vertice di Anga Verona, l’associazione dei giovani agricoltori di Confagricoltura. La presidente Elisa Franco ha dato le dimissioni per motivi familiari e al suo posto l’assemblea ha eletto Antonio Cesari, vicepresidente da tre anni dei giovani Anga.
Studente di economia aziendale, Cesari ha 25 anni e un pedigree di tutto rispetto, che lo vede contitolare dell’azienda vitivinicola Brigaldara con il padre Stefano, presidente di Confagricoltura Verona nel decennio scorso. “Sono felice di intraprendere questa nuova avventura raccogliendo l’eredità di Elisa Franco. – dice il neo presidente – Gli obiettivi sono chiari: voglio essere il portavoce di tutti i settori produttivi e cercare di avere un maggior confronto con le altre associazioni giovanili, di categoria e non, per permettere ai nostri soci di diventare dei migliori imprenditori in futuro. Solo con il confronto e la cooperazione possiamo crescere tutti e migliorare il nostro settore”.
I giovani di Anga sono un gruppo eterogeneo, con formazioni e ambiti lavorativi diversi: “Con la condivisione di background ed esperienze puntiamo a raggiungere un livello di capacità e conoscenze superiore al passato – spiega Cesari -, perché l’agricoltore del domani deve avere uno sguardo aperto al mondo e competenze a tutto campo, anche tecnologiche, che ci consentano di far fronte ad una situazione di crisi come quella attuale”.
Formazione in primo piano, dunque, con l’agenda dei prossimi mesi fitta di impegni: “Venerdì 26 febbraio visiteremo i laboratori di biotecnologie dell’Università di Verona, dove, con il presidente di Confagricoltura Verona Paolo Ferrarese, assisteremo alla dimostrazione pratica del trasferimento del genoma della vite. Sabato 27 saremo a Vercelli alla “Fiera in campo”, quindi al Vinitaly organizzeremo un evento con Anga nazionale. In futuro ci concentreremo di nuovo sui big data, sulla scia del convegno di gennaio a Fiera agricola: anche l’agricoltura è coinvolta nella rivoluzione digitale e sarà sempre più importante usare tutte le informazioni possibili, collegandole e interpretandole in un sistema integrato”.