GIORGIA MELONI CONTRO IL DECRETO GRILLINO. “QUESTA NON E’ DIGNITA'”.

Auditorium di “Cad it” stracolmo per l’arrivo di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, accompagnata dagli onorevoli Ciro Maschio, Stefano Bertacco, Adolfo Urso e Sergio Berlato. In sala circa 250 imprenditori accorsi in un lunedì po­me­riggio infuocato per ribadire il proprio ‘no’ al decreto dignità.  “Le mo­difi­che sono insufficienti” ha esordito la Meloni. “Ci aspettavamo qualcosa di diverso. Se non ci saranno migliorie voteremo contro questo decreto, che chiude le porte alla libertà produttiva e invece di abbassare le tasse prevede un aumento del cuneo fiscale. Siamo qui nel Veneto – ha spiegato la leader di Fratelli d’Italia – per valutare, per sapere cosa ne pensa una delle realtà più produttive del nostro Paese. Se la maggioranza insisterà sulla chiusura totale ai nostri emendamenti – ha proseguito – annuncio che dal prossimo ottobre organizzeremo una conferenza programmatica sulla produttività tradita in Italia e un tour con le forze produttive del Nord del Paese. Poi l’argomento è scivolato sulla Tav. “L’Italia deve guardare avanti” ha aggiunto la Meloni di fronte ai microfoni e alle telecamere di tutta la stampa nazionale “e sulle infrastrutture importanti non si può scegliere sulle pe­nali, ma se un’infrastruttura ser­ve o meno, e la Tav serve. Proponiamo un referendum per i cittadini del Pie­mon­te – ha sottolineato – speriamo possa essere condiviso. La Meloni si è quindi congedata augurando “pronta guarigione alla nostra campionessa az­zurra Daisy Osakue, colpita da un oggetto lanciatole da dei delinquenti. Siano individuati subito i responsabili” ha voluto sottolineare “e sia fatta piena luce sull’accaduto per verificare se si sia trattato di un vigliacco atto di razzismo. Forza Daisy che l’Italia ha bisogno di te ai prossimi europei di atletica”.