“IL LABORATORIO VINCENTE DI VERONA” Casali:”I cittadini hanno detto con chiarezza chi è che qui lo rappresenta” Sottolineato il ruolo che la città ha avuto come motore trainante dell’autonomia

Sono stati davvero pochi gli esponenti del Centrodestra che non si sono fatti vedere ieri pomeriggio all’Hotel Due Torri per l’appuntamento referendario organizzato da Stefano Casali e Gaetano Quaglieriello sotto le insegne di “Idea”. Ma è stata anche l’occasione per parlare degli scenari politici dei prossimi mesi. Casali e Qua­gliariello si sono pronunciati all’unisono: “Il centrodestra ha davanti a sé una prospettiva di vittoria, ed è l’unico schieramento che può assicurare un governo al Paese dopo il fallimento della sinistra – hanno detto il coordinatore veneto e il presidente nazionale di ‘Idea’ -. La ricetta giusta, tanto per vincere quanto per governare, è quella di un centrodestra unito, inclusivo ma anche coeso e in grado di offrire agli elettori una proposta politica chiara e intellegibile. In questo senso Verona ha dimostrato di essere un laboratorio vincente (quindi senza Tosi-Bisinella: chissà se Berlu­sconi sarà d’accordo ndr), e nelle elezioni amministrative di appena quattro mesi fa i cittadini di questo territorio hanno indicato con chiarezza chi è che qui rappresenta il centrodestra”. Per quanto riguarda invece il referendum di domenica, Casali ha ricordato che “ Verona è stata in questi mesi il motore trainante del Veneto per questa importantissima battaglia. Come ‘Idea’ abbiamo sposato fin da subito la causa del Si e già in campagna elettorale insieme a Federico Sboarina che, a differenza di altri candidati sindaci che non si erano minimamente interessati o che addirittura si erano dichiarati contrari, abbiamo intrapreso un percorso all’insegna dell’autonomia regionale, sinonimo di una maggiore efficienza ammistrativa e gestionale. Più grande sarà la partecipazione al voto, maggiore sarà la “forza contrattuale” che la Regione riuscirà a ottenere – ha aggiuntoli – Urge aprire un dibattito sulle necessità dei territori, che hanno tra loro esigenze diverse. Serve dare più autonomia a chi dimostra di saper gestire le proprie risorse come il Veneto e la Lombardia”.