Parrucchieri, imprenditori della bellezza Secondo i dati di Unioncamere i salono sono calati del 2,3%. Scende anche il numero delle imprese registrate alla Camera di Commercio. Serve maggiore specializzazione

Si è svolto a Verona al Crowne Plaza un focus sull’hair styling, un settore in forte stagnazione secondo UnionCamere, ma c’p una ripresa in vista a patto di sviluppare una mentalità imprenditoriale con i parrucchieri che si evolvono da artigiani in imprenditori della bellezza. Per l’occasione è arrivato a Verona il tour nazionale di “Creatori di Autostima” il nuovo libro di Lelio ‘lele’ Canavero, trainer d’impresa da oltre 20 anni al fianco di migliaia di acconciatori. Secondo le associazioni di categoria, una spinta alla ripresa può arrivare dalla formazione e nello specifico da una formazione non solo tecnica (taglio e colore), ma orientata soprattutto al marketing e alla comunicazione. Le cifre parlano chiaro: -2,3% i saloni di parrucchieri e barbieri in provincia di Verona negli ultimi cinque anni e -0,1% in tutto il Veneto. Sono i dati della rilevazione realizzata a fine 2017 da UnionCamere sui parrucchieri e i saloni di bellezza in Italia, che evidenzia una situazione di prolungata stagnazione in tutta la Penisola. In particolare in Veneto sono 8.672 le imprese registrate alla Camera di Commercio nel 2017, contro le 8.682 del 2012, con una perdita dello 0,1% in 5 anni: una flessione minore rispetto alla media nazionale di – 0,2% in 5 anni, su un totale di 102.841 imprese in Italia registrate nel 2017 contro le 103.092 imprese del 2012. La provincia di Verona presenta però una situazione più difficile rispetto alla media regionale: sono state infatti 1.806 le imprese registrate alla Camera di Commercio a novembre 2017, contro le 1.848 del 2012, con una perdita del 2,3% in 5 anni, il dato peggiore di tutta la regione assieme a quello della provincia di Belluno (-6,8%). Spazzola e phon infatti non bastano più per far di un parrucchiere un professionista di successo. Una recente analisi1 restituisce infatti un’immagine del settore sintetizzabile in tre numeri: sei, tre, uno. Ovvero, su dieci saloni di acconciature sei sono in forte difficoltà, tre sono quelli che ‘vanno avanti’ e uno è il salone che, a dispetto del periodo, continua a prosperare, a conquistare clienti, e a crescere per scontrino medio e profitti. La stessa analisi rivela che l’85% dei parrucchieri realizza solo il 15% dei profitti, mentre il 15% di essi ne realizza l’85%.«Oggi è indispensabile porre sullo stesso piano le capacità imprenditoriali e le competenze tecniche: bisogna fare marketing con la stessa sicurezza, la stessa passione, gli stessi risultati con cui si esegue un taglio, una piega, un colore, un trattamento. Finito il tempo del ‘tutto per tutti’, oggi è necessario avere una differenza forte, ovvero una specializzazione; bisogna poi essere bravi a comunicarla, sia internamente sia esternamente, occorre definire e attirare la clientela in target, ed infine occorre gestire il team e il salone con attitudine e capacità imprenditoriali». Parola di Lelio ‘lele’ Canavero. Quella di Verona è la decima delle 19 tappe che, attraverso un tour in tutta Italia, coinvolgono fino a fine marzo migliaia di acconciatori.