REINSERIMENTO SOCIALE, NUOVE SINERGIE TRA LE ISTITUZIONI Nel 2016 estese le opportunità anche a persone agli arresti domiciliari

Il sindaco Flavio Tosi e l’assessore ai Servizi sociali Anna Leso hanno fatto il bilancio delle attività e dei percorsi lavorativi avviati negli ultimi anni dal Comune a favore delle persone detenute. “Per ogni attività e percorso – spiega Mar­ghe­­rita Fore­stan, Garante delle persone private della libertà personale  – vengono se­le­zionate le persone ritenute idonee al reinserimento e autorizzate dai Magi­strati di sorveglianza a svolgere lavori all’esterno del Casa circondariale. Questi detenuti negli anni hanno avuto modo di apprendere il mestiere e contribuire in modo importante alla riqualificazione di aree pedonali, zone verdi e alla sorveglianza di siti di pregio”. L’attività ha preso il via nel 2012 quando, grazie al contributo della Fondazione Cariverona, è nato il progetto Esodo, che ha permesso al Comune di attribuire 30 borse lavoro alla cooperativa incaricata per la vigilanza a tre monumenti simbolo della città. Nel 2015 è stata siglata poi un’apposita convenzione tra tutti i soggetti interessati per implementare la collaborazione esistente e sostenere lavori a titolo gratuito o tirocini formativi in attività di utilità sociale. Sulla base di questo protocollo, sono state portate avanti attività di selciatura delle aree pedonali del centro. Nella primavera del 2016 l’Uepe ha inoltre esteso le opportunità di lavoro anche a persone agli arresti domiciliari. Le mansioni degli stage sono la manutenzione del parco dell’Adige sud, sotto la guida di un dipendente comunale che ne ha curato la formazione. Attiva­to anche il progetto di guardiania di Palazzo Barbieri nei giorni festivi.