“200 mila euro per chi sta soffrendo” L’assessore Lerin: “Abbiamo incontrato le famiglie per raccogliere i dati necessari”

L’emergenza sanitaria, già durante lo scorso anno, tra i diversi effetti gravemente negativi, ha determinato anche la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado. Un duro colpo per le famiglie, costrette a sostituirsi alle strutture educative e alle scuole, da un lato, e dall’altro, a sopportare ugualmente una parte dei costi per servizi di cui non hanno potuto usufruire.
L’Amministrazione Gastaldello è intervenuta con diverse azioni per mitigare tali difficoltà, come ad esempio l’ampliamento significativo dell’offerta di centri estivi e dei servizi di nido estivo, stanziando la somma di € 200.000 da dedicare al settore dell’istruzione e dei servizi educativi.
Grazie a questa somma, sono state rimborsate le seconde rate dello scuolabus, previste ad aprile dello scorso anno, per un valore complessivo di € 26.000, e le quote di pre e post scuola non goduto per € 4.000. Inoltre è stata rimborsata integralmente alle famiglie la somma corrisposta alle scuole paritarie, per i mesi da marzo a giugno, per un valore complessivo di € 73.000, corrispondente alla percentuale del 35% della retta ordinaria. Parimenti, il Comune ha provveduto alla copertura del mancato introito delle rette del nido comunale, per un valore di € 34.000, comprese le richieste per i nido famiglia del territorio.
Il fondo per la delega all’Istruzione ha permesso anche di far fronte ai maggiori costi per i centri estivi comunali, per € 53.000, così da soddisfare le numerose richieste di partecipazione, e infine, dei dedicare € 10.000 per coprire l’esborso delle famiglie della classe “Primavera”, che non avevano potuto fruire di altri contributi.
L’obbiettivo di assicurare misure uniformi di sostegno a tutte le famiglie lupatotine, per i servizi scolastici ed educativi non goduti, si è concretizzato anche attraverso il riconoscimento economico rivolto ai genitori dei bambini frequentanti la classe primavera, a condizione che le famiglie non avessero ottenuto altri contributi o sostegni economici per la medesima finalità. Dalla documentazione pervenuta dalla scuola dell’infanzia, risultava che le rette dei mesi di giugno e luglio erano calcolate nella misura dell’80% e del 70% rispetto alla retta base a differenza degli altri mesi, tra marzo e maggio, dove la retta era conteggiata nella misura del 35%. L’Amministrazione comunale ha quindi ritenuto di garantire, anche alle famiglie dei bambini della classe “Primavera”, il medesimo sostegno economico concesso a quelle dei bambini delle altre sezioni dell’infanzia e di riconoscere l’intera somma versata, pari al 35% della retta ordinaria, per i mesi da marzo a maggio, all’80%, per il mese di giungo, e al 70%, per il mese di luglio.
“Abbiamo incontrato le famiglie – interviene l’Assessore delegato all’Istruzione Debora Lerin – per raccogliere i dati necessari e permettere di rendere più veloce la procedura che si stava protraendo lungamente dalla scorsa estate. Con questo intervento l’Amministrazione ha incontrato le esigenze di tutti i genitori che hanno ricevuto il rimborso per ogni servizio educativo non usufruito per tutto il tempo della chiusura”.