“Caro Tosi, qui non siamo al cinema” “Basta sparate, la gente non ha bisogno di illusioni: troppo facile fare sparate”

“Come si può parlare ora di avanzo di amministrazione 2020, quando non è ancora stato approvato il bilancio consuntivo? Questa proposta assomiglia tanto alle sparate di Cetto La Qualunque, ma qui non siamo al cinema e non è serio illudere le persone”.
L’assessore Toffali non la manda a dire e replica senza troppi giri di parole alla proposta avanzata da Flavio Tosi e dal suo gruppo. “Buona parte dell’avanzo è già stato speso in corso d’anno per le molte emergenze Covid, che non sono finite. Come ad esempio la fiera che da un anno non fa una manifestazione. Come soci dovremo far fronte alle perdite o pensiamo che si possa tralasciare un motore dell’economia cittadina come Veronafiere? Da amministratori seri dobbiamo pensare agli accantonamenti per le aziende partecipate comunali che evidentemente stanno avendo gravissime perdite. Inoltre, ricordo che una devastante crisi economica come questa è già stata vissuta nel 2008 e per alcuni anni successivi. Come mai chi amministrava allora, e oggi è in minoranza facendo mozioni, non ha fatto allora un significativo aiuto a fondo perduto alle attività private? La risposta è semplice, perché sapevano bene l’impossibilità e la non sostenibilità di azioni simili, mentre oggi si sceglie la facile strada della demagogia per raggiungere la pancia dell’opinione pubblica sparando proposte impossibili da realizzare per l’ente. Invito quindi le persone serie ad attendere prima di tutto il bilancio preventivo 2021, che non sarà anno più facile del 2020, ad attendere i bilanci delle aziende partecipate e poi anche il consuntivo 2020 prima di vendere la pelle dell’orso”.

LA PROPOSTA TOSI. “Chiediamo alla Giunta e al Sindaco Sboarina – aveva affermato Tosi – di istituire un contributo a fondo perduto di 10 milioni di euro a sostegno di ristoratori, strutture ricettive e commercianti di Verona, calcolando la perdita di fatturato nel 2020 rispetto al 2019. Per chi ha aperto l’attività nel 2020 prevediamo contributi di 5 mila euro per le imprese individuali, di 10 mila per le società. Molte città e persino piccoli Comuni finora si sono mossi concretamente mettendo soldi veri a disposizione delle imprese in crisi, auspico che ora grazie a questa proposta lo possa fare anche Sboarina, che finora è stato timido se non immobile “

Patrizia Bisinella sottolinea: “La nostra è una proposta articolata, che non esclude nessuna delle categorie di imprese che oggi soffrono. E ha lo scopo di contribuire a far resistere il tessuto economico-produttivo di Verona. Questa è la differenza rispetto ai ristori del Governo, limitati e tardivi, condizionati agli investimenti: noi vogliamo aiutare la nostre imprese in perdita a causa del Covid a rimanere in piedi.I 10 milioni a fondo perduto sono disponibili dall’avanzo di bilancio 2020, quanto proponiamo si può fare. Nei mesi scorsi abbiamo chiesto la riduzione e la sospensione di Tari e Imu, e il sostegno del terzo settore; oggi chiediamo di istituire questo fondo per le attività di Verona in crisi”.

Alberto Bozza aggiunge: “Abbiamo sempre avuto un atteggiamento costruttivo in questo periodo difficile per la città, tuttavia dalla maggioranza che sostiene il Sindaco non c’è la voglia di discutere e di ascoltare queste istanze che provengono dal territorio. È successo anche con la nostra proposta di annullare i canoni d’affitto comunali alla associazioni no profit e alle società sportive. Perciò stonano le richieste di alcuni esponenti della maggioranza Sboarina, che chiedono a Zaia in Regione o a Conte a Roma sostegni che poi negano a Verona, dove amministrano. Noi siamo coerenti, come forza di centrodestra”.