“Campedelli, è giusto lo sfogo. Così il Palazzo capisce chi sei” “No al complotto anti-Chievo, ma gli errori contro sono troppi”

Cara Redazione,

chi ti scrive è un tifoso del Chievo di vecchia data. Uno di quelli che era a Carrara, tanto per capirci…
Ho ascoltato lo sfogo del presidente Campedelli, dopo la partita col Monza. Lo sfogo di un presidente e di un tifoso deluso per l’ennesimo torto subito. Campedelli non è uno che parla spesso, dunque quando lo fa, probabilmente, è per denunciare situazioni davvero difficili da tollerare.
Io temo però che questi sfoghi non facciano bene al Chievo, perchè i vertici del calcio, quelli che abitano i Palazzi romani, a volte, potrebbero poi fartela pagare. Credo anche che il Chievo, purtroppo, negli ultimi anni, per una serie di motivi che è facile individuare, abbia perso quella credibilità e quella simpatia che è stata, a lungo, un valore aggiunto. E allora, potrebbe anche accadere che gli stessi vertici del calcio, non facciano niente per agevolare la tua strada. E che, appena possibile, si girino dall’altra parte.
In ogni caso, questo almeno è il mio pensiero, il presidente Campedelli abbia fatto bene a dire quello che ha detto. C’è un limite a tutto e, senza fare del vittimismo, col Monza davvero, l’arbitro abbia passato il segno…
Ezio, di Verona

Caro, sig. Ezio,
il suo pensiero contiene molte verità e molti aspetti da condividere. Prima di tutto, la sensazione che il Chievo, a lungo considerato da tutti un esempio da seguire, oggi non lo sia più. Inutile, ma forse no, ricordare le vicende giuridico/economiche, che l’hanno riguardato: il caso-plusvalenze, la squalifica dello stesso presidente, le difficoltà finanziarie seguite alla retrocessione… Non che questo debba poi condizionare le cose di campo, ma si sa come funziona. Finchè gira, bene, ma quando non gira più, gli amici se ne vanno. E nei Palazzi del calcio, probabilmente, oggi il Chievo ha molti meno amici di prima. Da qui a parlare di complotto, certo, il passo è lungo. Anche se, riguardando il video che la società ha pubblicato sul sito con tutti i veri o presunti torti subiti, un pensiero cattivo ti viene. Di sicuro, la strada per i play off e per la serie A, sarà durissima e non solo per l’equilibrio che c’è. Così come sarà molto dura la strada per rifarsi un’immagine, anche questo è un prezzo da pagare. Al Chievo non resta che una strada, quella del campo. Testa bassa e lavorare, sapendo che (probabilmente) dovrà fare sempre qualcosa in più degli altri. Detto questo, bene ha fatto il presidente Campedelli a lasciarsi andare. Perchè ogni tanto, è giusto che anche i vertici del Palazzo avvertano degli “spifferi”. A furia di tacere, tante volte, passi per quello che non sei. Sì, insomma, come diciamo noi veronesi, la differenza tra “bon e…” è molto sottile. Ci siamo capiti?