Controlli anti Covid, ma spunta eroina Una donna tradita dal forte odore di acido che proveniva dalla borsetta a tracolla

Il perdurare della crisi pandemica di certo non frena il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Verona intensifica le azioni di prevenzione e contrasto.
L’intensificazione delle attività di controllo del territorio, finalizzata a rafforzare anche il rispetto della normativa “Anticovid” si è rivelata, ancora una volta, un utile strumento per contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Domenica scorsa, infatti, i Baschi Verdi della Compagnia di Verona, nell’ambito delle attività di pattugliamento su strada anche ai fini del contenimento dell’emergenza epidemiologica, nei pressi della stazione ferroviaria di Peschiera del Garda, hanno sottoposto a controllo un uomo e una donna di nazionalità tunisina visti affrettarsi per raggiungere i binari e salire sul treno per Brescia nonostante i divieti di spostamenti tra regioni imposti dalle norme vigenti. Il forte odore di acido che proveniva dalla borsetta portata a tracolla dalla donna, ha ulteriormente insospettito i finanzieri che hanno proceduto pertanto ad approfondire il controllo, trovando, occultata all’interno di una busta di plastica, due grossi involucri contenenti oltre un chilo di eroina.
I due soggetti sono stati tratti in arresto e nella giornata di ieri, il GIP del Tribunale di Verona Dott. Luciano GORRA ha convalidato l’arresto disponendo la misura cautelare in carcere nei confronti di entrambi. Nell’attuale scenario di emergenza sanitaria l’attività di spaccio nella provincia veronese non sembra quindi registrare né crisi e né flessioni; ciò rafforza nella Guardia di Finanza la consapevolezza di dover continuare a lavorare quotidianamente per prevenire e contrastare ogni forma di illegalità per la tutela dei cittadini.