Il Veneto torna arancione (forse) fino a fine mese La pressione sugli ospedali rimane sotto controllo. Calano (-12) i ricoveri

“Ho parlato col ministro della Salute Roberto Speranza: siamo in zona arancione. Ora si tratta di capire se partiremo da martedì o da mercoledì”. Così il governatore del Veneto Luca Zaia nel corso della consueta conferenza stampa. “Ve­diamo se possiamo anticipare di un giorno. L’arancione dobbiamo tenercelo fino al 30 aprile, se va tutto bene. Ma se i da­­ti migliorassero giorno per giorno il governo si è preso l’impegno di riconsiderare il ri­torno anche al giallo. Si passa gradualmente da un colore al­l’altro e la responsabilità si trasferisce ai cittadini. Più si attenua il colore e più la responsabilità torna in mano a ognuno di noi”. Questo il bollettino o­dierno. 1567 nuovi positivi nelle ultime 24 ore, con un’ incidenza del 3,92%, ben al di sotto della media nazionale. Gli attualmente positivi sono 37.999 attualmente positivi. 2.230 i ricoveri in ospedale (-12). 29 i nuovi decessi. “Sono già 2-3 giorni che registriamo un calo negli ospedali, questo dato deve consolidarsi”, ha commentato Zaia. “La luce in fondo al tunnel si vede. Co­minciamo a vedere questa flessione su alcune curve, co­me la frequenza dei casi e le fasce di età più colpite sono quelle dai 45 ai 64 anni, l’età media del ricoverato Covid negli ospedali del Veneto è di 54 anni, dimostra che dove abbiamo vaccinato l’infezione non c’è più. Sono 2.328 gli studenti positivi di età compresa tra i 7 e i 14 anni, e in totale ne abbiamo avuti 22.405. Vogliamo leggere in modo favorevole questo trend, non sappiamo in quanto si consoliderà, ma la speranza è tanta”. Capitolo vaccini. “Ieri abbiamo perso 10 mila vaccinazioni rispetto al giorno precedente. Spero che si torni alla normalità. Noi continuiamo a vaccinare”, è andato avanti il governatore, “attendiamo AstraZeneca do­mani con 103mila dosi e Moderna oggi con 38mila dosi. Sono 149mila i vaccini in totale a nostra disposizione a settimana dal 5 aprile, fino al 26 aprile. Quindi non ne potremo fare più di 21mila al giorno. Il portale adesso funziona, quando andrà a re­gime vedrete che tutti andremo alla prenotazione online, soprattutto quando si attiveranno le farmacie. Adesso prudenzialmente andiamo avanti navigando a vista con le prenotazioni, per la questione dell’incertezza delle forniture, ma il sistema di prenotazione funziona”. E la questione scuola? La settimana prossima riapre, almeno in parte. “Siamo preoccupati, sappiamo che i ragazzi sono attenti, noi siamo anche sufficientemente convinti del fatto che la bella stagione, l’areazione delle aule, la ricreazione fuori, gli ultravioletti che si fanno sentire di più e una normale remissione del contagio, ci permettano di dire che le scuole riaprono fino al 30 aprile. I dati dei distretti per la chiusura delle scuole non viene più preso in considerazione. Prosegue invece il test dei tamponi sulle scuole sentinella e l’autosomministrazione dei test”. L’assessore alla Sanità Manuele Lanzarin ha parlato anche della necessaria formazione di nuovo personale sanitario, in particolare degli oss. Formeremo 500 Oss con qualifica aggiuntiva con 400 ore, 150 a distanza e 250 pratiche dentro gli ospedali’, ha spiegato l’assessore. “Precisiamo, non diamo nuove mansioni parificate ma alcune le possono fare, e per fare un’iniezione non serve una laurea, noi abbiamo bisogno di personale che faccia le vaccinazioni”.