Si svolgerà domenica 30 ottobre 2016 nel Duomo di Verona la 66ma edizione della Giornata del Ringraziamento. E’ un momento significativo che coinvolge i vertici di Coldiretti Verona, numerose autorità e centinaia di imprenditori agricoli. La giornata inizierà alle 10.45 con l’arrivo dei mezzi agricoli che si raduneranno davanti alla Cattedrale per essere benedetti a celebrazione conclusa alle ore 12. Il rito inizierà con il passaggio attraverso la Porta Santa secondo i dettami del Giubileo della Misericordia e proseguirà con la Messa officiata dal Vescovo di Verona, Mons. Giuseppe Zenti. L’Offertorio, durante il quale gli imprenditori agricoli portano in processione i prodotti coltivati sulla propria terra, è sempre un momento significativo e un gesto simbolico ricco di significati.
“La Giornata del Ringraziamento – precisa Claudio Valente, presidente di Coldiretti Verona – è, per tradizione, un omaggio all’agricoltura, ai frutti della terra e agli operatori ed è un momento importante per dire grazie al Signore per l’anno che sta per terminare. E’ un momento d’incontro, per riflettere sull’annata agraria e sulla situazione del comparto agricolo”. “Le problematiche – prosegue Valente – sono numerose per i cambiamenti climatici, per le difficoltà di ottenere da parte degli imprenditori agricoli il giusto prezzo sui prodotti e per la concorrenza straniera. Tuttavia, da qualche anno i dati ci confermano che l’agricoltura è ancora uno dei pochi comparti in Italia a registrare dati positivi. C’è una crescita di iscrizioni alle scuole e alle università di agraria ed emergono dati incoraggianti anche sul fronte del lavoro. Tanti giovani stanno tornando alla terra e il 30% delle imprese agricole è gestito da donne”. “Le campagne – conclude il presidente di Coldiretti – possono offrire prospettive di lavoro per chi vuole intraprendere un’attività innovativa, ma anche per coloro che cercano un’occupazione temporanea. L’esperienza dimostra che molti giovani hanno saputo riconoscere e incarnare le potenzialità del territorio trovando opportunità occupazionali, ma anche una migliore qualità della vita. E su queste prospettive Coldiretti investe molto perché crede nei giovani e nel ricambio generazionale, nelle imprese come al proprio interno”.