Agsm Aim rivede le tariffe del teleriscaldamento. La notizia arriva direttamente dai vertici di via Campo Marzo proprio nell’avvio della stagione fredda.
Nelle fatture che AGSM AIM Energia emetterà a partire da febbraio 2024 per i consumi dal 1 gennaio 2024, la tariffa per la fornitura di calore e acqua calda sanitaria vedrà l’introduzione di una quota a copertura di sopraggiunti maggiori oneri addizionali pari a 0,037 €/Mcal (0,0318 €/kWh), IVA esclusa, che per una famiglia con un consumo medio di 4.500 Mcal all’anno, si tradurrà in un aumento mensile di circa 14 euro + IVA.
La revisione della tariffa, ci tengono a far sapere in Agsm, si rende necessaria in seguito al forte incremento, negli ultimi tre anni, sia degli oneri di trasporto del gas -aumentati da 1 a 8 milioni (+800% dal primo trimestre 2021 al quarto trimestre 2023)- sia degli oneri fiscali, passati da 2 a 7,5 milioni (+375% dal primo trimestre 2021 al quarto trimestre 2023).
L’adeguamento consentirà di garantire gli importanti investimenti sulla rete e sugli impianti così da assicurare una sempre elevata qualità del servizio.
AGSM AIM sottolinea che, negli anni 2021-2022-2023, alla luce dell’importante crisi energetica internazionale che ha pesantemente impattato sulle famiglie, scelse di assorbire gli incrementi senza riversarli sulla clientela. Tuttavia, tali oneri non risultano più totalmente assorbibili dal Gruppo nel corso del 2024.
Per cercare di limitare l’utilizzo del gas metano per la produzione del teleriscaldamento ed essere, quindi, meno coinvolti nelle fluttuazioni del mercato e ridurre così il costo della materia prima e dei relativi oneri di trasporto, il Gruppo AGSM AIM in questi mesi ha avviato importanti progetti che riguardano il recupero di calore da importanti industrie produttive, nuovi progetti geotermici e l’efficientamento delle proprie centrali di cogenerazione.
“In questi ultimi anni, a partire dal primo trimestre del – ha detto Stefano Quaglino, consigliere delegato di AGSM AIM – , gli oneri relativi al trasporto del gas e alla CO2 sono incrementati rispettivamente dell’800% e del 375%. Questo, in valori monetari, ha significato che, nel complesso, sono passati da un valore nell’intorno dei 3 milioni di euro fino al 2020, a valori consuntivi nel 2023 superiore ai 15 milioni di euro. A partire da gennaio 2024, il Gruppo non riuscirà più a farsi carico per l’intero ammontare degli oneri di trasporto e per la CO2, ma solo per il 50%”.
Incremento tariffario, ha concluso Quaglino, tuttavia va di pari passo con la riduzione dei prezzi del gas rispetto allo scorso anno: tutto considerato quindi, le bollette saranno più contenute rispetto al 2022.