A Cerro si omaggiano i Pink Floyd Nell’ambito del Festival diffuso Mescolanze la Division Band celebra il quartetto

Concerto-tributo del celebre gruppo Division Band, una formazione musicale che comprende diversi musicisti di consolidata esperienza con sede in Verona e specializzata nella riproduzione fedele delle musiche dei Pink Floyd con proiezioni, effetti scenografici che hanno reso famosa la celeberrima band inglese.
Il 15 luglio nel teatro di Cerro, nell’ambito del Festival diffuso Mescolanze, portano per la prima volta in Lessinia, l’album capolavoro del quartetto britannico.
Il 1° marzo 1973 i Pink Floyd pubblicavano The Dark Side Of The Moon, uno degli album più influenti, rivoluzionari e di successo nell’intera storia del rock, destinato a cambiare per sempre il modo di registrare e ascoltare la musica.
L’album rappresenta l’approdo di numerose sperimentazioni musicali che i Pink Floyd andavano da tempo operando sia nei loro concerti che nelle registrazioni, pur presentando in misura relativamente ridotta rispetto al passato le lunghe parti strumentali che erano diventate una caratteristica peculiare del gruppo, lasciando così più ampio spazio ai testi – scritti da Roger Waters – tutti incentrati sul tema filosofico degli aspetti che sfuggono al controllo razionale dell’animo umano, e ne costituiscono perciò il “lato buio”, cui il titolo metaforicamente fa riferimento.
Tra i temi affrontati nel concept album troviamo il conflitto interiore, il rapporto con il denaro, il trascorrere del tempo, la morte, il rapporto conflittuale con l’altro da sé e l’alienazione mentale, quest’ultimo ispirato in parte dal crollo psichico sofferto da Syd Barrett, membro fondatore e principale compositore e paroliere del gruppo fino alla sua uscita nel 1968.
Rimasto nelle classifiche di vendita ininterrottamente fino al 1988, il disco cambiò per sempre la carriera di Roger Waters, David Gilmour, Nick Mason e Richard Wright, segnando non solo un prima e un dopo nelle loro vite ma all’interno della stessa storia della musica. Suoni elettronici, tematiche innovative e sperimentazione sonora, non sono stati solamente i brani contenuti nel disco a renderlo un vero e proprio metro di riferimento per tutti gli amanti del genere, The Dark Side Of The Moon è riuscito ad avvicinare alla musica colta milioni di ragazzi cresciuti negli anni ’70, complice anche una copertina in grado di colpire in maniera trasversale il mondo della musica, dell’arte e della moda
The Dark Side of the Moon appare frequentemente nelle classifiche dei migliori album di sempre. Nel 1987 Rolling Stone lo collocò al 35º posto della sua Top 100 Albums of the Last 20 Years, e sedici anni dopo al 43º nella sua lista dei 500 migliori album di tutti i tempi.