A VERONA LA GASTRONOMIA STELLA TRA ARTE E CUORE Nel centro storico a due passi dal famoso balcone di Giulietta, un must unico della famiglia Pigozzo per veronesi e turisti

“Gastronomia col cuore”. La definizione di un cliente france­se è azzeccatissima quando parliamo della Gastronomia Stella, dove la Verona che ama cibi genuini (ed altro), di qualità, al top ed anche con un tocco di fantasia, si incontra con gli ospiti che da tutto il mondo arrivano in via Stella per ammirare, comprare e poi gustare le specialità proposte dai Pigozzo. La prima generazione di papà Giulietto (geniale in cucina, insuperabile al bancone) e di mamma Luisa (anche severa amministratrice), la seconda dei figli Emiliano e Mattia decisi a conservare il patrimonio di stima, di ammirazione che la famiglia ha accresciuto con gli anni. Alla Gastronomia Stella è sempre festa, tanto più ora con l’avvio alla grande del plateatico dove il mondo si incontra per godere dei piatti preparati nella cucina e dei vini italiani (con in più lo champagne Pannier) e i liquori che formano le offerte della casa. Con l’arrivo degli ospiti americani e francesi, vincitori dei concorsi del Pasti­ficio Rana, la meraviglia per le proposte è negli occhi ammirati di tutti. Ancor più in questi giorni con la Pasqua in arrivo e le sue specialità, dalle carni, ai pesci, alle colombe artigianali, alla torta pasqualina. Prodotti che si affiancano a quelli che a partire dalle lasagne e degli elaborati sapientemente in cucina di carne-pesce-pasta, fanno un unico di gastronomia: caviale iraniano, salmone canadese sel­vaggio, gli olii di oliva veronesi (i migliori), una gamma incre­dibile di formaggi, anche quelli caprini (dove l’Italia è leader con la Francia) e poi salumi, prosciutti, paste fresche ri­piene veronesi e mantovane, salami (compreso i casalini della tradi­zione verone­se), sino alle picco­le cose che fanno grande un piatto, un pranzo. Per chiudere con il pane nostrano o quello che arriva direttamente da Matera. Certamente tra i prodotti ci si può dimenticare di qualcosa, ma non dell’accoglienza. Quella è genuina. Si capisce che c’è un ingrediente unico che non si compra: il cuore.