Accordo tra Comune e Finanza. Imposte e Isee, caccia ai furbetti Sinergia di tre anni. Nel mirino l’evasione e l’elusione fiscale, il commercio e le attività ricettive abusive, gli indebiti aiuti sociali

Evasione fiscale, mancato pagamento dell’imposta di soggiorno, false dichiarazioni Isee per accedere a servizi pubblici agevolati, contrasto all’abusivismo commerciale, attività di B&B abusive o non denunciate, concorrenza sleale, tributi locali evasi elusi: il Comune dichiara guerra agli evasori alleandosi con il comando provinciale della Guardia di Finanza. Grazie a questa sinergia e scambiandosi le banche dati e i sistemi informativi la Polizia locale guidata dal comandante Altamura e il comando provinciale della Guardia di Finanza guidato dal colonnello Vittorio Francavilla lavoreranno fianco a fianco per “rafforzare le attività di prevenzione e contrasto a ogni forma di attività illegale che riflessi di natura tributaria anche locale o che incide sulle corrette dinamiche del mercato con forme di concorrenza sleale”.
E’ quanto si legge nella delibera di Giunta che ha dato approvazione al protocollo d’intesa stipulato tra Comune e Guardia di Finanza con effetto immediato e validità triennale.
Tra gli obiettivi primari, si legge nel protocollo d’intesa sottoscritto tra Palazzo Barbieri e Fiamme Gialle, c’è quello di implementare le sinergie e migliorare l’efficacia complessiva delle misure volte a prevenire, ricercare e contrastare fenomeni di evasione/elusione tributaria, anche con riferimento ai “tributi locali” (quali, a titolo d’esempio, l’imposta di soggiorno); situazioni connesse all’abusivismo commerciale e all’esercizio abusivo di attività turistico/ricettive che, di fatto, alterano le regole di libera concorrenza e del mercato; l’indebita percezione di prestazioni sociali agevolate che, in concreto, mina la salvaguardia delle entrate erariali nonché gli interessi finanziari dell’ente su cui
grava l’erogazione dei benefici.
Riaffermare la legalità quindi per consentire il recupero dell’evasione fiscale e l’emersione del sommerso.
Ma non è tutto. Il protocollo d’intesa contiene anche altro. Obiettivo primario per esempio è “promuovere la legalità nel settore turistico/ricettivo, comparto particolarmente importante nel capoluogo scaligero in termini di presenze e di indotto economico, attraverso la selezione delle posizioni ritenute a più alto rischio di evasione anche in forza della valorizzazione delle informazioni” ricevute.
E poi contrastare le forme di abusivismo commerciale, verificare la corretta emissione di scontrino/ricevuta fiscale, contrastare contraffazione marchi e pirateria audiovisiva e l’immissione in commercio di prodotti non sicuri.
E poi il contrasto a un’altra odiosa situazione: individuare situazioni di indebita percezione di prestazioni sociali, onde procedere alla tempestiva attivazione di procedure per assicurare la repressione delle ipotesi di illecito arricchimento da parte di beneficiari che non ne hanno effettivo diritto e promuovere, quindi, il conseguente recupero.
Chi deve intendere…