Aeroporto Catullo, i giorni della verità. Provincia e Comune: ancora ferma la nomina Non c’è accordo tra i soci, si va con liste separate. Venerdì il cda, lunedì assemblea

Non c’è ancora un’intesa tra i soci ma le date sono state fissate per il rinnovo della società aeroportuale Valerio Catullo. Venerdì prossimo è previsto infatti un consiglio di amministrazione con all’ordine del giorno la verifica della regolarità delle liste presentate e preparare l’assemblea dei soci che è stata fissata per lunedì 26 giugno nella sede dell’aeroporto. Il punto è che finora si va a liste separate: non c’è ancora infatti un accordo tra i soci e in particolare quelli veronesi e questi con Save per arrivare a una lista unitaria. L’ordine del giorno di lunedì 26, ore 17, prevede la nomina del nuovo consiglio di amministrazione e del collegio sindacale oltre a una informativa sulla situazione sociale. Non si parla per ora di aumento di capitale, decisione che verrà valutata e probabilmente presa a fine anno. In questi giorni che precedono gli incontri ufficiali, i soci stanno cercando di far quadrare tutte le nomine ma non c’è ancora accordo. In particolare il Comune di Verona vorrebbe che la Provincia nominasse un proprio rappresentante, l’avvocato Giacomazzi, in quota sindaco Tommasi, ma la nomina che sembrava cosa fatta è ancora ferma. Il presidente di Save, Enrico Marchi, va avanti per la propria strada e nominerà come di consueto ormai l’amministratore delegato, mentre per la presidenza sembra probabile la conferma di Paolo Arena anche se il sindaco non ha fatto mistero che avrebbe voluto cambiare nome. Ma il peso del Comune, se da solo senza alleati, è poco più del 4% quindi ha poca voce in capitolo rispetto per esempio alla Camera di commercio. E finché i soci veronesi marciano divisi, il partner tecnico e strategico Save che ha il 43% delle azioni procede senza problemi nella gestione dello scalo. Gestione che sarà un altro punto all’esame dell’assemblea perché i soci veronesi, qualora trovassero un’intesa, vorrebbero un rilancio dell’aeroporto che viene utilizzato al di sotto delle proprie potenzialità durante l’anno, estate (forse) esclusa.