Agenti in Questura: una mezza verità “Bisognerebbe specificare se sono forze aggiuntive, o se invece sostituiscono pensionamenti”

L’arrivo di 20 nuovi agenti alla Questura di Verona, annunciato dall’onorevole Ciro Maschio?
Per Franco Bonfante, Segretario provinciale del Pd e Alessia Rotta, Segretaria cittadina, è una buona notizia soltanto a metà.
“Per essere realmente utile alla città – dicono – il deputato di Fratelli d’Italia dovrebbe specificare se tali assegnazioni da parte del Ministero sono aggiuntive rispetto all’attuale organico in servizio alla Questura di Verona oppure se sono soltanto destinate a sostituire, magari in parte, i colleghi che verranno trasferiti o che andranno in pensione entro la fine dell’anno (15 secondo il Siulp). Maschio questo non lo precisa per il semplice motivo che non può farlo. La griglia dei trasferimenti verrà definita solo successivamente. Negli ultimi anni risulta un unico vero rinforzo di questa entità, fatto dal Governo Gentiloni nel 2018 con l’assegnazione di 25 agenti, effettivamente aggiuntivi, in occasione del passaggio di Verona a Questura di prima fascia. Poi più nulla”.
I due esponenti Dem ripetono che è ora di finirla con le mezze verità, gli annunci e la tossica propaganda dirette soltanto a lucrare sul tema della sicurezza.
I dati parlano chiaro: entro il 2030 andranno in pensione 35-40 mila agenti di Polizia di Stato, di cui 5-6 mila già nel prossimo triennio, quasi la metà dell’organico nazionale attuale che ammonta a circa 98 mila operatori. Ma le scuole di polizia, nel frattempo diradate sul territorio nazionale anche a causa delle politiche di cartolarizzazione degli immobili pubblici avviate dal centrodestra a partire dal 2008-2009, riescono a sfornare poco più di 3.000 professionisti all’anno. Impossibile, dunque, alle condizioni attuali, assicurare il ricambio delle uscite (turn-over) e far fronte ai bisogni di sicurezza emergenti.
“Allo stato – concludono – non risulta alcuna iniziativa di questo tenore da parte dei vari Ciro Maschio, Lorenzo Fontana, Flavio Tosi, Marco Padovani. Solo annunci e iniziative di propaganda la quale, come è noto, tende a sguazzare nel problema piuttosto che affrontarlo per risolverlo”.