Agsm-Aim e i conti di Ambrosini. L’azienda di Lungadige Galtarossa replica a una notizia Ansa “Nessun pignoramento, tutto pagato correttamente. La sua richiesta non era agli atti”.

foto Martin

Non c’è pace per Agsm Aim che finisce regolarmente ogni settimana al centro di fuoco amico-nemico. Nei giorni scorsi l’azienda veronese-vicentina di lungadige Galtarossa ha dovuto recplicare seccamente a una notizia diffusa dall’Ansa. L’agenzia in una nota sosteneva che «La mancata esecuzione di un decreto ingiuntivo di pagamento per 110mila euro nei confronti di un advisor legale che ha lavorato per Agsm-Aim ha portato nei giorni scorsi al pignoramento dei conti correnti della multiutility scaligera, controllata di Comuni di Verona e Vicenza. Lo apprende l’Ansa da fonti qualificate. A rivolgersi al Tribunale è stato il giurista torinese Stefano Ambrosini, che vantava il credito nei confronti di Agsm-Aim per numerosi pareri resi alla società sull’operazione Compago». Stefano Ambrosini, giurista, si era rivolto al tribunale per la mancata esecuzione di un decreto ingiuntivo di pagamento da circa 110 mila euro, per i pareri espressi relativamente proprio all’operazione Compago e richiesti dalla precedente amministrazione della società, che vedeva Stefano Casali presidente del Consiglio di Amministrazione. Così il presidente di Agsm-Aim ha preso carta e penna e ha dovuto ribattere e puntualizzare che non c’è stato alcun pericolo per i conti e che la vicenda ha altri controni: “Duole constatare, ancora una volta, quanto le “fonti qualificate” che, in continuazione, diffondono informazioni sul Gruppo non si facciano nessuno scrupolo nel minare la reputazione di un’Azienda che è soprattutto composta in primis da centinaia di dipendenti di Verona e Vicenza”. La cronistoria. “Il professor Ambrosini ha ricevuto un primo incarico nel settembre 2022 e, dopo la seduta del Consiglio di Amministrazione del 26 settembre 2022, un più ampio incarico sulla vicenda dell’operazione Compago. Tale incarico è stato affidato in via d’urgenza. Non è stato chiesto al prof. Ambrosini un preventivo, non sono stati chiesti preventivi alternativi né sono stati verificati i requisiti di moralità in capo al professionista, cosa prevista nel caso di applicazione del regolamento incarichi. Il professore, dopo la sottoscrizione dell’incarico, ha reso più pareri, a seguito di ulteriori richieste che dichiara di aver ricevuto. L’allora presidente del Cda, Stefano Casali, il 5 dicembre 2022 (due giorni prima dell’Assemblea dei Soci già convocata con all’ordine del giorno la sua revoca) ha inviato al prof. Ambrosini una lettera in cui riconosceva le attività e il relativo valore (quantificato da Ambrosini in 109.000 euro). Questo documento non è agli atti della società, ma è stato prodotto in giudizio dal prof. Ambrosini. In data 29 marzo 2023 è stato notificato, dall’avv. Iozzo, ad AGSM AIM atto di precetto con richiesta di pagamento del compenso per i pareri resi. Il Presidente Federico Testa ha quindi chiesto agli uffici di verificare la coerenza con l’incarico formalmente conferito. In data 19 aprile l’ufficio legale di AGSM AIM rispondeva all’avv. Ambrosini che si sarebbe data una risposta in ordine alla richiesta di pagamento. In data 12 maggio perveniva, dall’avv. Iozzo, senza preavviso, atto di pignoramento per l’importo complessivo. Si è subito contattato quest’ultimo professionista, per avvisare che si era pronti a pagare già in giornata, ma che risultava necessario chiarire gli importi, in quanto AGSM AIM è sostituto di imposta e non avrebbe potuto pagare al professionista l’intero importo come indicato nell’atto di precetto, dovendo essa versare direttamente all’erario la ritenuta d’acconto. Si è dunque scritto nuovamente all’avv. Iozzo chiedendo di ricevere i conteggi corretti, anticipando che, non disponendosi del dato, si sarebbe poi provveduto comunque immediatamente nella giornata di lunedì prossimo. Questi i fatti”, conclude Agsm.