Agsm-Aim, “riunione segreta” con A2A Croce e Bonato svelano un passaggio della possibile aggregazione con i milanesi

Verona Pulita, nella sua inedita composizione, con Michele Croce e Mauro Bonato ha aperto, con una conferenza stampa convocata in tutta urgenza nella sala del gruppo consigliare, la campagna di Lungadige Galtarossa. “Il futuro di Agsm Verona S.p.A. 120 anni di storia, innovazione e ricchezza”, hanno detto “ deve essere frutto di una scelta condivisa con i lavoratori, i cittadini, la giunta e i Consiglieri Comunali e tutti coloro che hanno a cuore l’ultimo gioiello made in Verona. Nei giorni scorsi abbiamo sollevato l’attenzione sul pericolo che una eventuale aggregazione con A2A Milano porterebbe alla stessa sopravvivenza di Agsm e, con essa, dell’intero indotto economico creato ogni anno (130 milioni di euro che ricadono sul territorio veronese), essendo, quella milanese, una realtà non paragonabile a quella veronese, che verrebbe divorata, come già successo per le banche ad esempio. Oggi quel pericolo è realtà. Proprio mentre vi stiamo parlando è in corso una riunione segreta a Brescia, Via Lamarmora 230, presso la sede di A2A, con il presidente di Agsm Verona, l’amministratore di AIM Vicenza e gli advisor di Roland Berger. Il fatto è particolarmente grave perché chiarisce il vero intento di Agsm: aggregarsi a A2A, indipendentemente dall’esito della famosa analisi sui possibili partner industriali che lo stesso advisor Roland Berger avrebbe dovuto effettuare entro giugno” hanno detto Croce e Bonato. “Pare evidente come si tratti di una foglia di fico, una analisi inutile essendo già a monte individuato (non si sa con quali criteri, sicuramenti non quelli della trasparenza e della tutela di Agsm) il partner nella figura di A2A, presso la cui sede bresciana in questo momento si sta trattando segretamente l’aggregazione. Tutto ciò in barba alla mozione n. 1062 proposta dalla Ca­pogruppo della Lega Anna Grassi ed approvata a stragrande maggioranza del consiglio comunale di Verona in data 11/04/2019. Tale mozione avrebbe dovuto impegnare il Sindaco e la Giunta a: – “Coinvolgere i Consiglieri Co­munali nella definizione delle migliori strategie per il futuro del Gruppo AGSM” … “tutelando sempre il suo ruolo di leadership nelle eventuali aggregazioni future”. Non ci risulta che della riunione di oggi (martedì 25 giugno ndr) in A2A fossero a conoscenza i Con­siglieri Comunali né gli As­sessori della Giunta”. Hanno precisato. “Non ci risulta neppure che i Consiglieri Comunali fossero a conoscenza che l’aggregazione dovesse essere solo e unicamente con il colosso milanese A2A, alla faccia delle esigenze del territorio veronese. Non ci risulta che una eventuale aggregazione con A2A rispetti il “ruolo di leadership” di Agsm, vista la diversa ed incomparabile grandezza delle due realtà e i diversi territori di riferimento. La mozione del Con­siglio Comunale di Ve­rona, sostanzialmente, è lettera morta rispetto a ciò che sta concretamente avvenendo. A questo punto”, concludono, “rivolgiamo un APPELLO ai Consiglieri Comunali che rappresentano i cittadini in Comune, agli Assessori della Giunta, ai lavoratori di Agsm, ai collaboratori e consulenti, alle categorie economiche, ai sindacati, agli utenti ed ai veronesi tutti: riflettiamo insieme su ciò che davvero sia il bene di Verona, sugli effetti indelebili (per i lavoratori, per il tessuto sociale, per i servizi e per l’indotto economico) di aggregazioni sbagliate (la scomparsa del sistema bancario veneto insegna)”.

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